La Rivista Popolare - anno II - n. 4 - 1 marzo 1894

11S LA RIVISTA POPOLARE ILLAVORODEIFANCIULLI I Siamo lieti di scn vere alcune parole sull'opera del nostro gioavne amico dott. Brizi, della quale già facemmo un cenno prima che fosse data alle stampe. L'argomento ch'egli ha trattato. per tes.i di laurea è della più grande importanza, specialmente in una terra come la nostra, nella quale vivono a stento, fra mille e mille durezze e privazioni, circa quattro milioni di fanciulli indigenti inferiori ai nove anm, e dove molti di essi sono trattati peggio che le bestie. Non vi hannoJarusi soltanto in Sicilia. Il giovane scrittore ha svolto l'arduo tema con animo libero, non mai impacciato da pastoie scolastiche, ed ha espresso i propri concetti politici e sociali senza alcuna esitazione, con onesto e vivace ardire. ' E cotesto un bell' esempio dato alla gioventù dei nostri Atenei. Un giovine ventenne che non posa un istante, assetato di scienza, invaghito del suo soggetto, soddisfatto della schietta approvazione degli amici ben pii.1 che di speciali onori, s'accinge all'opera e non s'arresta sino a che non abbia pubblicato con molta cura in elegante e nitida edizione il suo primo studio giovanile. E subito appresso egli pensa ad altra simile opera per quel che riguarda il lavoro delle donne: esempio ai giovani che non bisogna fermarsi e riposarsi non appena si sia ottenuta la laurea, come se questa fosse la meta. Il lavoro del nostro amico è scritto in forma popolare. Vi potrà essere qua e là qualche menda nello stile: talora egli sarà abbondante e sup_erfluo invece d'essere preciso e conciso, ma nello insieme il suo volume è importante e utilissimo, sì che può dirsi una vera e propna monografia. Egli tratta della questione sociale anzitutto, e non si limita solo a criticare le leggi sul lavoro dei fanciulli. Tratta a lungo delle mac1 Dott. LUIGI BR1z1, Sociolo~ia - Il lavoro dei .fanciulli. Perugia, tipografia Umbra, 1893. BibliotecaGino Bianco

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