I I O LA· RIVISTA POPOLARE altro giornale, pure dì Napoli, che sa di ufficioso, assomiglia l' on. Sonnino a un medico che prescrive una cura che uccide l'infermo. Nel paese serpeggia la protesta e lo sdegno. Già si promove, spontanea, un'agitazione. Già essa sorge anche dal seno di Consigli comunali. Nè si può arguire quando e come finirà. Povero nostro paese! Dopo essere stato maltrattato in mille modi, dopo essere stato derubato e disonorato, forse s'illudeva che non avessero avuto l'audacia anche di togliergli le estreme risorse. Gl' ingenui ridicevano le promesse di certo discorso reale, rammentavano le parole di ministri, di senatori, di deputati. Avevano sentito a dire che la trasformazione dei tributi era condizione di sociale equità, che iì paese essendo stremato bisognava far sosta nell'aggravarlo, che il gettito delle imposte vieppiù diminuiva, che era duopo limitarsi a falciare nel campo delle economie. Anche gli ingenui non crederanno più ad alcuno. Si fanno elogi della rude franchezza dell'on. Sonnino. Forse è stato questo il solo merito suo, sebbene il pessimismo finanziario, che è in voga, non aggiunga nulla, anzi tolga qualche cosa al <leficiente credito dello Stato, e faccia sospettare che si sia ampliato lo spettro del disavanzo per evitare probabilmente alcune economie, ad esempio, quelle poche e scarse sul bilancio della guerra, cui si è appena osato dare un lieve colpo di scure. Del resto, l' on. Sonnino ha seguito, modificando ben poco e aggiungendo molto e male, il sistema già seguito dall' on. Perazzi. La sua preoccupazione sola e continua è stata per il pareggio del bilancio dello Stato, senza la minima preoccupazione del bilancio na- ·zionale. S'egli ha accennato all' e'senzione delle quote mm1me dai nuovi inasprimenti, ciò indica soltanto un salutare timore, rapido come un attimo, di far sì che gli si sollevi contro l'irrefrenabile onda del malccntento popolare. Ma però, poco dopo, egli accennò all'odioso e dannoso aumento della tassa sul sale. Non hanno dunque valso nulla nè i discorsi dei dotti fuori e dentro la Camera, nè i consigli della scienza, nè le antiche popolari proteste contro l' iniqua tassa. L' on. Sonnino ha dimostrato chiaramente che non si escirà dal vecchio solco della proporzionalità, che è un progresso m senso inverso, nell'applicare nuove imposte. Alle economie egli ha domandato una quota assai scarsa, e, può dirsi, addirittura irrisoria quella eh' egli ha proposto sul bilancio m1BibliotecaGino Bianco
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