LA RIVISTA POPOLARE 95 Vorremmo chiedere se quei giudici sanno che sia anarchia e che sia colleVivismo. Abbiamo sentito sì strane definizioni in questi dì! E se sanno poco di reati politici gli stessi giudici togati, che almeno han frequentato l'Università, che cosa ne devon sapere certi ufficiali che ,han frequentato solo le cavallerizze? E deplorevolissimo che talora si condanni soltanto dietro il rapporto di anonimi. Un denunciatore occulto, un retti le, come il Ceneri li chiamò, può assassinare così il nome e l' esistenza di intere famiglie. A Massa l'avvocato fiscale ha tuonato contro i calunniatori dei tribunali militari, citando nientemeno che l'autorità del Fambri ! Non è calunnia, o fisco in uniforme, quella che escì dalla coscienza anche di magistrati e di professori insegnanti diritto negli atenei, è giusta e santa accusa éontro· chi, per forza di circostanze e per arbitrio di uomini, è chiamato a render giustizia, mentre i suoi studi sono soltanto, o dovrebbero essere, qnelli sull'arte della guerra. Non è calunnia l' affermare che ciò che è vieto nei tribunali ordinari, per esempio la presunzione, è piena prova nei tribunali militari, che ivi il sospetto sostituisce le testimonianze, e diversi sÒno i criteri, e strani e partigiani, onde si giudica. La disciplina è cieca, e chi è chiamato a distribuir la giustizia non dovrebbe quella aver conosciuto mai. Dicon bene i proverbi : citi è uso alla zappa non pigli la lancia, e chi è uso al campo non vada alla corte. Ma di questo e d'altro è scritto nell'articolo Politica e giustizia militare. * * * Il giorno 18 avrà luogo qui un congressino democratico, un'adunanza di pochi, deputati dell'Estrema e radicali di varie gradazioni, che discuteranno sulle condizioni presenti del paese, e, in tempo utile, come dice l' invito, scambieranno in questi momenti gravissimi le proprie idee. Diamo già il benvenuto agli amici delle provincie, che interverranno. Qui già si costituì un Comitato provvisorio, ad intento più ancora definito, il quale ebbe molte adesioni. Però la nuova adunanza, sebbene sia cosa a sè, non potrà pregiudicar l'opera di quello. Nè nuovi equivoci nasceranno. Anzi è tempo di dissipare gli ultimi che restano. L'Estrema deve assumere, una volta per sempre, una posizione netta. Non più transazioni e tentennamenti, non più illusioni. I legalitari, cotesti fatali anfibii politici, stiano da sè. E il re, se giunga a tempo, a sè li chiami. Ma non si parli mai più, frammezzo a noi, di legalitari del passato o di legalitari.... dell'avvenire. * * * A Parigi l'emozione è v1v1ssima, sia per il nuovo attentato infame, sia per il trattato di commercio tra la Russia e la Germania. Quest'ultimo non ha lieve importanza. ' La Russia aveva grande interesse, all'epoca della visita a Tolone, di pote~ collocare i titoli dei nuovi prestiti sul mercato francese, e BibliotecaGino Bianco
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