92 LA RIVISTA POPOLARE Speriamo eh' egli, lasciando alle scienze l'opera di riformare i costumi ed instaurare la morale umana, ci dia presto, nel campo dell'arte, un lavoro che sia la misura esatta del suo gagliardo e nobilissimo intelletto. * * * Yves Guyot, il focoso avversano del socialismo, ha pubblicato, non è molto, un volume, La tirannide socialista, ed un altro ne prepara sullo stesso argomento. Io non sono - a parecchi è noto - precisamente un fautore delle dottrine socialiste, ma dichiarai in un altro giornale, e mi torna acconcio ripetere qui, che io non le avverso per sentimento o per partito. I miei principii e le mie vedute scientifiche portano la mia mente a conclusioni opposte a quelle del socialismo, ma non mi son fatto cieco ai guasti che l'età ha prodotti nei nostri ordinamenti sociali, e ~ordo ai lamenti che salgono dalle bolge umane. Combatto in buona fede il dottrinarismo socialistico, benchè l' ingeg1to mi presti armi rugginose, ma non gli rifiuto la ragione quando penso che la meriti; . , e però, a proposito di questo libro, sono ben contento di dare ai socìalisti una prova della mia imparzialità e dell'indole intellettuale dei miei convincimenti, schierandomi dal loro lato e prendendo le armi in loro difesa. Il signor Guyot fa un'odiosa e calcolata apologia del nostro stato sociale, cioè alza un inno al più cinico e bestiale egoismo. Intendo e mi spiego quanto c'è di fatale, di determinato nella natura umana; vo' anch'io, con la voce che ho, gridando che il bene assoluto è un sogno da mangiatori di oppio, ma ci vuole, d'altra parte, un bel coraggio per fare l'apoteosi di una società civile logorata dalla corruzione ed incancrenita dalla plutocrazia. Un cambiamento di aria sono anche io d'opinione che accresca e non diminuisca i mali, ma una cura radicale e ricostituente la consiglierebbe, perbacco, ogni medico che appena appena s'intendesse di medicina. Per altro, i problemi economici che il Guyot crede di risolvere in favore dell'idea liberale, egli li enuncia appena o li intinge in colori che sono empiastri; di guisa che, con la sua opera, egli raggiunge un effetto contrario a quello che si è pro po sto; ristora la causa dei socialisti, e, con il suo pessimo sistema di difesa, colpisce in petto quella della libertà. Fortunatamente <lessa è salda e forte nelle propaggini che ha nella BibliotecaGino Bianco
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