La Rivista Popolare - anno II - n. 3 - 15 febbraio 1894

LA RIVISTA POPOLARE sui fondi del feudo, sì che non si può concepir feudo senza usi civici. Tale rapporto era insito nelle condizioni sociali del medio evo, come la Cassazione ha profondamen te nell'accennata sentenza affermato. E quegli usi, consacrati alla vita d'intere popolazioni e quindi sottratti perfino alla disponibilità del principe, non potevano esser colpiti da veruna prescrizione. La Cassazione quindi afferma eh' è inapplicabile ad essi il diritto comune, e che essi sono fuori di comn1ercio e quindi inalienabili ed imprescrittibili. l dottori li avevano già chiamati immutabili ed eterni, il Laurent li disse perpetui. E la Cassazione ha inoltre aggiunto che la prova della loro esistenza può desun1ersi da qualsiasi elen1ento o dalla pubblica fama, e quando le dispute di fatto ris0lvonsi in base a principii <li diritto erronei e non applicabili alla 1nateria in contesa, non può dubitarsi del diritto a provocare la censura della Cassazione. ' Mercè la sentenza della Corte suprema cadono tutte le dogmatiche ed inscienti presunzioni di assoluta libertà dei latifondi e delle terre ex-feudali, presunzioni che spesso hanno scusato o protetto ingiuste spogliazioni e legalizzate delle grandi iniquità. È davvero sentenza, non rivoluzionaria, ma semplicemente giusta e dottissin1a che onora altamente il supremo co~legio. Da ogni libera coscienza non impacciata tla sociali pregiudizi partirà una fervida approvazione al magistrato; partirà un plauso da ogni terra, da ogni villa, ove la povera gente da vario tempo, mentre vieppiù si parla di civiltà e di socialismo, è scacciata dai boschi e dai can1pi ove sempre, anche nella notte del medio evo, ha tratto modo di vivere, mentre ora perfino per pochi centesimi di legne secche o di scorie è trattata e condannata iniquamente come ladra. TÉSSALO. · · Bib1ioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==