LA RIVIS'l~A POPOLARE GLIUSICIVICI E LA CASSAZIONE DI ROMA ' V' hanno sentenze che confortano e fanno dimenticare, leggendole, nella triste ora presente, i n1alvagi egoismi degli avari e le stolte trepidazioni·de' conservatori. Quando, come oggi, le menti si affaticano intorno ai problen1i sociali, e il sentin1ento delle giuste rivendicazioni fa nascere il sospetto che le antiche usurpazioni indegna1nente a cuor leggiero si sanzionino, e il povero e industre agricoltore sia sottomesso alle prepotenze de' signori, le quali sotto diverse forme rinnovansi, è davvero confortante leggere decisioni con1e quella cui accennian10. 1 La giustissi1na sentenza, inspirata a' criteri 1noderni, interpreta con serenità e lin1pidezza il diritto nella storia, e risolve una grave questione, con1e dice la bella e chiara nota che a quella sentenza appone il valentissin10 direttore dell'accennata Rivista. Egli affenna che par di leggere una sentenza rotale dettata da quegli antichi giuristi sereni e profondi, che in ten1pi di servaggio tutelavano il diritto de' poveri agricoltori, senza servile e improvvido riguardo a caste, a classi, a casati. Ma da que' te1npi ad oggi 1nutò l'indirizzo della giurisprudenza. Si trascurò lo studio del diritto intermedio, e i pregiudizi della scuola classica econo1nica prevalsero. I conservatori o i pseudo-liberali invasero coi loro vecchi dogmi anche le cattedre e le curie, e si chiusero ne' limiti dell'antico diritto romano, senza darsi alcun pensiero 1 Vedi nella Rivista universale di giurisprudenza e dottrina, Anno VIII, fascicolo I, Roma, gennaio I 894, l'accennata sentenza della Cassazione di Roma, 10 luglio 1893, GIUDICE, presìdente; ToMMASI, estensore: Comune di Montelibretti contro la Banca Nazionale e Barberini Colonna di Sciarra. BibliotecaGino Bianco
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