La Rivista Popolare - anno II - n. 3 - 15 febbraio 1894

LA RIVISTA POPOLARE dal meno al più, dal palliativo al sostanziale, dal provvisorio al definitivo, sarebbero, press'a poco, i seguenti: 1 ° Cooperative di consumo, per la vendita dei migliori generi alimentari senza intermediario e al minor prezzo possibile ; 2° Forni cooperativi, per esempio, sul tipo di quelli con tanto successo impiantati dall'abate Anelli in Lo1nbardia, dove cioè coll'arte della panificazione si può ricavare il miglior prodotto anche da generi di qualità scadente; 3° Cucine popolari, un' istituzione ormai a tutti nota che in quasi un secolo di vita (la prima di queste cucine fu impiantata a lV.Ionacodi Baviera nel 1797 dal celebre fisico Rumford) ha reso tanti vantaggi, e più ne dovrà e potrà rendere, sia per la qualità, sia per la preparazione, sia pel prezzo del cibo, quando più che ora sarà, come si inerita, posta in opera; 4 ° Locande sanitarie, dove, sul genere di quanto si fa con tanto vantaggio contro la pellagra nel Bergamasco, i proletari malati di questa o di altra malattia della nutrizione, le povere madri che allattano, e i bambini denutriti possono a minimo prezzo o gratuitamente ricevere in uno o due pasti un vitto appositamente preparato; 5° Trattorie e caffè popolari, co1ne ce ne sono all'estero, specialn1ente nell' Inghilterra e in Germania, e dove si può egregiamente far la guerra all'ubbriachezza e all'alcoolismo, che son vizi frequenti del proletario e preparano una generazione fisicamente e moraln1ente peggiore della nostra; 6 ° Insegnamenti popolari di propaganda per mezzo della scuola, nelle classi ultin1e femminili, e per n1ezzo di libriccini, foglietti, almanacchi per togliere tanti pregiudizi contro cibi buoni 1na disprezzati (carni di cavallo o di coBibliotecaGino Bianco

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