La Rivista Popolare - anno II - n. 3 - 15 febbraio 1894

LA RIVISTA POPOLARE 75 giornaliero, mentre, secondo il Manfredi, il povero di Napoli in una volta ne n1angia la massima parte. Difatti nel pasto principale si rinviene: Nell'operaio medio normale. Nel proletario napoletano . albumina grasso gr. 59 34 55 2I amilacei 160 277 Cosicchè in quest'ultimo diseredato lo stomaco si deve abituare a lunghe, giornaliere astinenze. E in rapporto con la qualità e la quantità di alimenti, dei quali il nostro proletario si nutre, deve esser messo anche il prezzo che egli è obbligato a pagarli. Confrontiamo, sotto questo punto di vista, due cucine popolari con una di quelle bettole dove d1ordinario va la povera gente. Ebbene~ si può avere: per L. 0.55 0.65 0.50 Albumina . 70 gr. 105 106,5 Grasso . . 32 )) 53 65 Carboidrati . 369 )) 517 538 in cucine popolari in una bettola di Napoli cosicchè, mentre in cucine popolari ben ordinate per 11 o 13 soldi si può avere una razione giornaliera quasi completa, il povero invece di Napoli per quasi altrettanto prezzo paga ben caro il suo scarso cibo; e siccome è questa purtroppo la dura sorte di tanti altri proletari, così ques_ti, per triste ironia, vengono a pagare comparativamente più caro dei ricchi il poco che mangiano. * * * Sui r.imedi di tanti mali, sui mezzi di sciogliere l'eterna e finora, per tanti prÒletari, insoluta questione del pane quotidiano, è stata scritta anche in Italia una biblioteca, ed anche riassumendo succintamente si potrebbe scrivere un libro, del quale i principali capitoli, salendo ~Biblioteca Gino Bianco

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