La Rivista Popolare - anno II - n. 2 - 1 febbraio 1894

,. LA RIVISTA POPOLARE 41 (questa perdita appunto rappresenta la incompiuta assimilazione) troviamo che su r oo parti di cibo se ne perde: Nel proletario napoletano . . . . 6.8 Nell'alimentazione mista in genere 8-12.0 1el contadino veneto . . . . . 18.4 Sicchè il povero di Napoli perde poco e quindi assimila molto del cibo ingerito, e ciò lo deve a un alimento cosi facile ad assimilare come sono i maccheroni. For- ... tuna I altrimenti la già scarsa razione diventerebbe anche più insufficiente. Viceversa il contadino veneto, che in esuberanza ingerisce, assimila poco, perchè molto ne perde a causa della difficile digeribilità di quel che mangia, e così la sua reale alimentazione diventa abitualmente scarsa, e più scarsa ancora si fa quando pei n1ali di stomaco e di intestino, che quel cibo indigesto produce, l'assorbimento de' materiali nutritivi riesce più difettoso. E allora più terribile si avanza la pellagra, questa dolorosissima piaga del proletariato rurale, specialmente nel Veneto· e nella Lombardia. Quanto al valore nutritivo del cibo, si può innanzi tutto domandare se è lo stesso per tutte le sostanze nutritive, \ cioè per le· albuminoidi, come per le grasse e le amidacee. Che il grasso possa sostituire l'an1ido, o lo zuccaro che ne deriva e viceversa, oramai è fuori dubbio, com'è pur certo che l'albu1nina non può nè dall'uno nè dall'altro venir sostituita. Questa è l'alimento più importante per la costituzione vigorosa dell'organismo, e disgraziatan1ente è pure il più costoso, specialmente nella forma più assimilabile di albumina animale (carne, uova, latte). Vediamo dunque quanto di questa e delle altre sostanze nutritive ne assimila il proletario delle due già dette regioni d' IBiblioteca Gino Bianco

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