LA RIVISTA POPOLARE 37 tenterò di dire soltanto, sperando dì sintetizzare in ut-i'idea tutta la critica varia e n1inuta, che manca ad esso la base etico-giuridica. Maggioranza non indica e implica precisa1nente i concetti di giustizia, di equità, di ragio~e; la delegazione per suffragio del potere sovrano del popolo, dato il determinismo psicologico, scivola facilmente nella degenerazione; e però un sistema fondato su di una contradictio i"nad.fecto non può possedere efficada positiva, ed è destinato~ per sua natura, a tramutarsi in palude che amn1urbi l'aria e n1ortifichi la vita dintorno a sè. In Italia il danno si- è accresciuto per condizioni peculiari e coesistenti: la scarsa preparazione intellettuale ad un regime complicato, lo sterile terreno morale nel quale il sistema doveva profondare. le sue radici. Che cosa è stato il parlamentarismo in Italia? Una teocrazia sociale. Ai fan1igerati settè tiranni si son sostituiti, salvo le onorate eccezioni, 5 08 tirannelli, che, nell'orgia sfrenata del potere quasi illimitato, non hanno mai temuto che ir regno di Cuccagna potesse una volta finire sotto 'l'indignazione del pop.alo. Che cosa un deputato J.'!On può in Italia? In quali cose non si mescola? Non cade foglia -ch'egli non .abbia scossa, e giammai l'amor del bene lo muove. Le amministrazioni locali, i contratti, i concorsi, ' gli impieghi, gli appalti, le banche, tutto sta sotto la soppressa del potere dei deputati. E sarebbe pur poco se non fossero gli untori della corruzione nella quale affoghiamo. Il deputato, per essere eletto, deve scendere a patti con gli elettori, e, quasi_sempre, comprarne le coscienze ed i voti; e_g~ia s~a volta si dà al _Governo per soddisfa.re le avidità dei suoi clienti; il Governo, per mantenersi in piedi, civetta con lui e gli profonde favori che sono sanguinose ingiustizie; gli. elettori, che tutto vedono e sanno, capito. il latin.ù, .secondano il gioco e prostituiscono se stessi a BibliotecaGino Bianco
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