La Rivista Popolare - anno II - n. 2 - 1 febbraio 1894

LA RIVISTA POPOLARE 53 quelle popolazioni con l'indifferenza o con promesse che non vengono mai.- Serpeggia ivi, da per tutto, il malcontento come in Sicilia, e vi sono gagliardi che fremono come laggiù. È ormai stanca l' isola di aspettare utili provvedimenti ed il giuoco le è venuto a noia. No, non deve essere solo il messo esattoriale che deve visitare la casa del piccolo proprietario ! Oggi, che un monito severo partì dalla vicina sorella sicula, il Governo e la Camera, invece di esaurirsi in futili discussioni di persone o di partito, dovrebbero pensare seriamente (?) al benessere dei popoli. Non si g_overnano i popoli con le guerre di portafoglio ~ coi voti di fiducia: il popolo vuole pane e lavoro, vuole un po' di luce, vuole giustizia per tutti e amore. I NEVOSO Perchè, cinto da cupa ombra brumale, O dalla luce d'uno scialbo sol, Ai giorni novi irrigidite l'alt Disciogli, o mese delle nevi, il voi? « Quando primi la luce i bruti bevvero, La fiera il bosco e l'astro il ciel solcò; Quando del!' uomo la progenie ferrea Dai campi inseminati il capo alzò - Canta Virgilio - primavera il fervido Mondo effondeva; in carcere di gel L'empio soffio vernal frenavan gli euri Sotto il veccJtio raccolti arco del ciel. » 1 . . . ver illud erat, ver magnus agebat Orbis, et hibernis parcebant flatibus euri, Quum primae lucem pecudes hausere, virumque Ferrea progenies duris caput extulit arvis, Immissaeque ferae silvis et sidera coelo. · B bllotecaGinoBianco S. L.

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