La Rivista Popolare - anno II - n. 1 - 15 gennaio 1894

LA RIVISTA POPOLARE 3 zione -; questo ed altro emersero, dalla penombra in cui si trascinavano, alla chiara luce del sole, e sotto il pungolo della crescente miseria il problema sociale cominciò a delinearsi come gigantesco punto interrogativo, principiando ad appassionare confusamente la coscienza delle masse. I Tutto d'intorno poi, a coronamento della miseria dilagante, delle sofferenze e delle impazienze legittime, le comunicazioni interne (ferrovie) e le comunicazioni esterne (navigazione) sfruttate da Con1pagnie paralizzatrici dell'attività isolana o monopolizzatrici dei suoi commerci. E, ultimo suggello, un'organizzazione bancaria ligia alle imprese aleatorie e alle camarille fortemente organizzate: avara col piccolo commercio, muta alle feconde iniziative, inaccessibile ai lavoratori. Cause amministrative. Qui basta accennare semplicemente, senza svolgere. Un accentramento illogico, fatale, che snerva tutto il paese, ma che sulla lontana Sicilia pesa addirittura come cappa di piombo, rendendo la giustizia un privilegio e l'uguaglianza una ironia; una falsa autonomia municipale che non dà al popolo alcuna garanzia e lascia aperta alle fazioni prepotenti l' irresponsabilità del malfare: onde l'organizzazione di clientele formidabìli che dal Consiglio comunale fanno capo al Consiglio provinciale e viceversa; e da cui dipende tutto - viabilità, dazi, spe·se facoltative, impieghi - e tutto è subordinato al predominio dell'interesse privato sull'interesse pubblico: quadro semplice ma eloquente, che basta a spiegare i prorompimenti subitanei di popolazioni stanche di soffrire ed assetate di equità e di giustizia. . Cause politiche. Questa solida organizzazione di clientele municipali e provincia~i, di vere tirannie locali, fa capq alle prefetture e dalle prefetture al Ministero del• Biblioteca Gino Bianco

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