La Rivista Popolare - anno II - n. 1 - 15 gennaio 1894

LA RIVISTA POPOLARE tende con un soffio magico aver fatta questa Italia, che ora sta certo disfacendo. Centocinquanta morti, cinquecento feriti, a dir poco - mercè le meraviglie delle scariche a mitraglia contro la canaglia inerme che chiedeva giustizia - e solo un morto da parte del regio esercito, via, non c' è male; i difensori del sacrosanto Palladio possono contentarsi. La vittoria di Sicilia non differisce da quella di Agordat altro che per essere stata riportata, non da comandanti basci-buzuk, ma da italiani comandati da italiani, su donne, vecchi, bambini, nè francesi, nè tedeschi, nè dervisci. Rallegriamoci ! ( L'Italia ~el sistema che c1 umsce c1 ha con§ervato in famiglia o.nche gli esecutori. * * * Ma la vittoria non sarebbe stata completa se non ci foss~ stato anche un forte strappo alfa costituzione. Lo stato d'assedio proclamato con un semplice decreto reale, come si trattasse della nomina in pianta di un impiegato di un Ministero qualunque; l'arresto dell' on. De Felice colto in flagrante reato •... di conversazione con tre amici, la gentil proibizione fatta agli onorevoli Agnini e Prampolini, deputati della nazione, di sbarcare a Palermo, nella capitale cioè del vice-reame Lavrianense; i Fasci disciolti; le armi sequestrate anche nei domicilii privati dei cittadini; la censura ristabilita - unico vero progresso questo di fronte alla libera confisca della stampa che si gode in Italia - gli ultimi innumerevoli sequestri informino, caratteristico su tutti quello del titolo Repubblica sociale assunto qui da un già noto periodico; il segreto postale e telegrafico impunemente violato; quei che non la pensano come il regio Governo - niente di diverso da quel che facevano gli Austriaci, il papa e il Borbone - messi in prigione, anche le persone più miti di questo mondo, come ne fa fede uno degli ultimi telegrammi dell'on. Colajanni; minacciati di fucilazione sul tamburo coloro che ardissero alzar soHanto la voce ; che si voleva di più? • * * * Eppure, forse, se la democrazia socialista e repubblicana dell' isola, che è l'anima dei Fasci, e l' on. Napoleone Colajanni, eh' è tanto giuBibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==