LA RIVISTA POPOLARE si può trovare d'accordo, in gran parte. Egli proclama il diritto al lavoro e non rinuncia alla proprietà individuale. « Il diritto al lavoro, saggiamente armonizzato col diritto di proprietà, è ciò che potrebbe il quarto stato ottenere a mezzo di buone leggi ». Ciò nel z0 Maggio, ed alle ovvie obbiezioni cui dava origine quest'affermazione, l'autore risponde nel Consolato operaio che essendo cc impossibile che i singoli proprietari possano direttamente - senza cioè ricorrere alla mano d'opera ed alle macchine - ritrarre dalla loro proprietà tutta quella produzione di cui la loro materia prima è veramente suscettibile », è facile riconoscere che debbano ricorrere ai lavoratori dalla cui parte < sta il diritto di natura che li persuade e spinge alla lotta ; sta il diritto politico, costituendo essi la giaggioranza, che li incoraggia e li organizza alla resistenza; sta la forza del lavoro che _li nobilita e li avvalora di fronte alla miseria del quarto stato nell'umanità ». E qui ci sia lecito osservare: se il proprietario non può mantenersi gli agi e i lussi del dolce far niente e deve ricorrere agli operai, veri produttori di ricchezza, perchè questi dovranno ancora procacciare, con parte della loro produzione, gli ozi a chi nulla fece per rendersene meritevole? Ma se essi costituiscono la maggioranza e tanta forza traggono e dal numero e dal diritto, seguiteranno ancora a lavorare per pochi che possono eliminarsi trasformandoli in individui utili a sè stessi ed alla società? A questi lavoratori che da secoli soffrono, combattono e muoiono tra l'abbrutimento morale ed economico, a questi martiri che s'agitano per la propria redenzione, possono essere offerti, quali utili rimedi, grandi associazioni, consolati operai? La repubblica sociale dovrà esser la vera associazione dei lavora• tori, senza monopolio del capitalismo e della banca. Unico proprietario e capitalista. - nella libera collettività - il popolo, cioè la nazione stessa. Concludendo, sono due pubblicazioni, quelle dell' Armelani, che rivelano un amoroso ed erudito cultore di scienze sociali, e meritano di esser lette da chiunque s'interessi dell'emancipazione della classe lavoratrice. PASSIENO. CRONACA ..POLITICA La mente è rivolta solo alle condizioni della povera Sicilia. Si decreti intanto l'ovazione a Francesco Crispi ! La gran battaglia che avrebbe impensierito Alessandro Magno ed Annibale, Federico il Grande e Napoleone, è stata vinta, e la vittoria è tutta di chi preBibliotec·aGino Bi~nco
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