La Rivista Popolare - anno II - n. 1 - 15 gennaio 1894

LA RIVISTA POPOLARE direi che a lui manca la prima prerogativa per potersi degnamente accostare ai grandi poeti stranieri, quali l'Heine, lo Shelley, lo Schiller, ecc., che fanno trepidare anche letterati e poeti di merito incontestato; gli manca l'arte del verso. E non è necessario aggiungere altro. * * * Al prossimo numero discorreremo del Nabuco di F. Fontana, delle novelle del Capuana e dei racconti di Max Nordau. Fisciano (Salerno), il gennaio del 189-1-. C. A. ALEMAGNA. La giornata di lavoro dei ferrovùri. Edito per cura della Comrr.issione di propaganda della Società macchinisti e fuochisti ferroviari italiani. Tip. coop., Siena. (A.C.) È un interessantissimo opuscolo di 24 pagine che dovrebbero leggere tutti quanti non vogliono dire dei grossolani spropositi quando parlano di cose ferroviarie, ed in ispecie quelli che affermano, così a vanvèra, che il macchinista sia quasi un fortunatissimo mortale in mezzo ai suoi colleghi vittime delle Convenzioni dell'integro Genala. Dall'opuscolo, scritto molto bene e senza tanti fronzoli, apprenderanno non solo che servizi facciano quei valorosissimi lavoratori, ma cogli estratti di legislazioni estere_ - inglesi, francesi o svizzere - e un disegno di legge che la Commissione di propaganda intende agitare, e che noi raccomandiamo sin d'ora ai nostri amici dell'estrema sinistra - quel che si è fatto il agli altri e quel che si potrebbe fare se avessimo un Governo che soltanto non volesse che :suoi amministrati fossero ridotti allo stato di schiavitù. Il Primo Meggio - Consolato Operaio. Studi dell'avvocato FRANCESCO ARMELANI. Scansano, 1893. Tip. Degli Olmi. Dopo aver chiaramente esposta la storia del I O Maggio, l'autore tratta dei partiti in cui si agitano e dividono i lavoratori, e conclude che la vittoria finale sarà indubbiamente dei repubblicani-socialisti. La repubblica sociale sarà l'amministrazione che di sè stesso eleggerà il quarto stato, dopo lunga e graduale evoluzione. Ma in limiti alquanto ristretti racchiude l'autore questa nuova forma, in cui dovrà vivere la società, sebbene preveda che si arriverà al collettivismo mercè il Consolato operaio. Il Consolato operaio - che è, secondo l' A., quanto può per ora ottenere il quarto stato - è la conclusione del I 0 Maggio,· e di questa grande associazione di lavoratori, come fine e come mezzo, parla lungamente, con elevatezza di vedute ed intelletto d'amore nella 2a e più voluminosa pubblicazione. Vi sono concetti ed idee che fanno pensare, e su cui ci BibliotecaGino Bianco

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