LA RIVISTA POPOLARE 17 - E se dunque fu giusto il grido del Villari: Meno scuole ·· e più pietà, nel significato che l'istruzione fruttifica solo in un ambiente ove le sorgenti vive della vita famigliare non siano esauste dalla miseria e avvelenate dal pervertimento e dalla disperazione, perchè il Governo e le classi agiate non fecero ancor nulla a scemare, se non a togliere, questi mali così profondi e così perniciosi? G. FANTI. RELIGIONE E SCIENZA I Il Fogazzaro dice che « frutto della vera scienza è non già distruggere, ma ingrandire l'idea di Dio » quasi che la Scienza stessa, incamminandosi per la via dei propri trionfi, abbia scritto sul suo labaro: « Dio ». Essa non può ingrandire ciò che non entra nel suo dominio ; può ingrandire, sì, il patrimonio delle cognizioni ; ma non tocca nè il sentimento nè la religiosità. Il Fogazzaro· dice: che la Scienza non ci spiega l'origine delle anime. Vero. Ma ci spiega, in compenso, tutte le evoluzioni del pensiero, tutte le forme della Psiche in rapporto alle evoh.izioni degli atomi. Ci dimostra che il pensiero è insito nella materia, date quelle speciali condizioni. E se le anime sfuggono alla portata dei nostri strumenti, è per altro evidente il legame tra il pensiero e il cervello: legame che distrugge l' ipotesi dell'esistenza di esseri pensanti al di fuori della materia. Ma quando il Fogaziaro s'accorge, mi permetto di dirlo, di aver fabbricato sul vuoto, allora con luminarie stilistiche e con scappate di girandole, ci dice: « badate, io sono credente e artista. Ora, io voglio un'arte religiosa. A me piace questo novo Iddiu conciliantesi con le dottrine moderne della Evoluzione; perchè, infine, io parlo da artista ». Alla grazia vostra, dicono a Napoli. E di fronte a questo modo di ragionare 1 io non so che cosa direbbero i nostri migliori, e, per citarne due valorosissimi, il Mosso e il Golgi. Discutere l'Evoluzione ·attraverso il prisma dell'arte I Conciliare la Fede con la Scienza per mezzo del sentimento e della fantasia I Ma l'artista può foggiarsi il mondo come crede, crearsi orizzonti novi, ideali, popolati di vaghe fantasime dalle ali d'oro, perchè la fantasia e il sentimento non hanno barriere di assiomi scientifici, perch,è, infine, la Scienza non è l'arte. 1 Continuazione e fine, vedi numero precedente. Biblioteca Gino Branco
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