LA RIVISTA POPOLARE ,., 7,., ,) j ran1n1entano il lungo periodo, 'in cui 1' Istria fu congiunta alla Republica veneta, di ,cui divise le sorti fino alla sua caduta. E infine le caratteristiche piazzette, e le loggie, dove i cittadini si raccolgono a trattare gli affari, danno a tutti questi luoghi l'aspetto allegro e sin1patico delle piccole città del Veneto. Ed all'aspetto dei luoghi corrisponde il dialetto degli abitanti, che solo in alcune città, come a Dignano e a Rovigno, ricorda una civiltà anteriore alla veneta, essendo frammisto di parole e d' inflessioni, derivanti direttamente dal latino rustico. Ma nessun indizio può additare al viaggiatore i pericoli che minacciano la nazionalità italiana, a meno che egli non capiti in una di queste borgate in giorno di fiera o in giorno di elezioni. Nei giorni di mercato egli vedrà giungere al paese comitive di contadini, che ben si distinguono nell'aspetto e nelle foggie dagli altri abitanti; vestono per lo più un rozzo cappotto di panno castagno, calzoni bianchi e berretto di feltro: con gli abitanti delle borgate parlano in dialetto veneto, ma con accento straniero, fra loro invece parlano un particolare linguaggio, che varia assai da luogo a luogo. Il loro aspetto rozzo ma bonario, il fare umile con cui si presentano, non farebbe sospettare in questi i ten1uti nen1ici. Per vederli all'opera conviene attendere il dì delle elezioni : allora essi salgono alla borgata non più in piccole comitive, come di consueto, ma in squadre nun1erose, capitanate da un prete o da un borghese civihnente vestito, per lo più qualche impiegato governativo o qualche agitatore venuto apposita1nente dal di fuori. I contadini non si mostrano in quel giorno un1ili e sommessi, ma, forti del nun1ero e degli incoraggiamenti dei capi, sfidano bravamente le occhiate poco benevoli. dei vecchi e le n1inaccie aperte dei giovani, che li attendono al loro arrivò nella borgata. Chi sono costoro, donde vengono e che cosa vogliono? Se dall'alto del colle, dove sorge il paese, gettian10 uno sguardo sulla ca1npagna intorno, vediamo gruppi di case sparse, staccati gli uni dagli altri, posti fuori dalle strade principali. Sono quelle le povere abitazioni dei contadini istriani, che, quasi tutti piccoli proprietari, vivono nel modo .Biblioteca Gino Bianco
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