La Rivista Popolare - anno I - n. 12 - 31 dicembre 1893

37° LA RIVISTA POPOLARE la Francia verso la federazione mediante forti aggruppa1nenti d'interessi dipartimentali. Plinio alla fine del primo secolo stimava che la civiltà romana avesse fuso tutte le genti dell'in1pero (ut cunctaru11t g-entùt1npatria jieret), ma al sorgere delle repubbliche n1edioevali ripullularono le . virtù native locali che durano ancora colle specialità dialettali. Onde, sino dal 1842, bene osservò Carlo Cattaneo : « Le lingue vive dell' Europa sono l'innesto di una lingua co1nune sopra i selvatici arbusti delle lingue aborigene » • Alle diversità fondan1entali dei parlari rispondono anche quelle dei tipi fisici resistenti tanto tenacemente che ovunque Ebrei e Zingari conservano le caratteristiche originali. Così i Danesi da 900 anni nell'Islanda serbano il tipo gennanico, i Maragati nella Spagna rammentano i Goti, e gli Slavi da 1nigliaia d'anni insediati nell'Abissinia non n1utarono l'aspetto originale. Fatta n1ilitarmente ed a rifascio l'unità politica ed amministrativa dell'Italia, senza passare per la costituente, le tradizioni locali reagirono contro il violento livellamento, e fu chi reclamò la storica federazione greco-italica. Contro la quale insorsero i settari cortigiani colla fonnula dell'Italia in pillole, quasi che si attentasse alla unità politica italiana. Quasi che fosse impossibile l' unità politica colla varietà amministrativa. 1 Mentre funziona mirabilmente nell' Elvezia, negli Stati Uniti dell'America, nell' Inghilterra. Gli italiani nell'ebrezza della vittoria contro l'impero austriaco e contro il papato immolarono sull'altare della patria per l'unità e per l'uniformità antiche istituzioni 1 Il concetto fondamentale di iy.Iazzini sull' argomento è, in massima, simile a quello che l'illustre scrittore esprime in questo articolo. (Veggasi Dell'Unità Italiana, vol. III, opere di G. Mazzini). (N. cl. D.) BibliotecaGino Bianco '

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