La Rivista Popolare - anno I - n. 12 - 31 dicembre 1893

LA RIVISTA POPOLARE mefitica 1e satura di putredine della nostra società civile, troverebbe, senza l'aiuto di microscopii, il bacillo infettivo. Tempo non ho per svolgere tutto il mio pensiero, e la Rivista non ha spazio inutile da dedicare alle 1neditazioni di un solitario ; e però n1i contento di accennare soltanto. L'Italia surse a nazione ed a libertà più per effetto della pertinace congiura degli animi che per forza di armi, o, chi voglia dir così,. queste servirono, a tempo e luogo, a quella; sicchè si può asserire che un alto ideale di nazionalità e di libertà, consacrato dal sangue dei suoi fedeli, potette il 1niracolo di dare una patria a coloro che giammai l'avevano avuta veramente. Ragione e conseguenza richiedevano che, reggitori e legislatori, avessero mantenuto acceso il foco sacro di questi ideali, e badato ad attizzarlo quando mostrasse covrirsi di cenere, o spegnersi addirittura in questo popolo che aveva osato e potuto, perchè una fede gli scaldava il petto ed una luce gli splendeva nella mente. Ma no; conquistata appena la patria e non completa, guadagnata appena la libertà e non intera, si dette opera assidua e diligente a discreditare ed a reprimere le energie promovitrici del nostro riscatto, anzi a paventarle con1e ne1niche. Pensiero unico, quasi, dei nostri governanti, da. 30 anni in qua, è stato di allontanare quanto più si è potuto la nazione dai principì che l'avevano fondata; si è badato a disseccare tutte le sorgenti di ogni idealità ed a mortificare ogni radice di entusiasmo. Ministeri son succeduti a ministeri, parlamenti a parlamenti, fazioni a fa- . zioni, ma tutti hanno avuto un solo scopo: rendere volgare ed. utilitario il popolo italiano. Ad un popolo in1maginoso e caldo di cuore si è sovrapposta, da 30 anni, una burocrazia politica ed amministrativà, che con il solo suo peso l'opprime, · la quale ha tenacemente voluto estirpare, da esso, ogni altra fede che non fosse quella dell'utile immediato e diretto, ed insegnargli l'arte di scroccare la stima con la cabala del parere e non essere. Lo Stato, così, si è fatto forte in su la corruttela, mentre si è allargato il cancro nel cuore d'Italia! ·Biblioteca G•no Bianco •

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