LA RIVISTA POPOLARE mam é pianse, pianse a lungo, bestemmiando la provvidenza che, di certo, doveva essersi dimenticata che anche lui · esisteva nel mondo, insieme alla vecchia Bita ed alla povera Lilì. ORAZIO MARINI. UNDRAMMANELL'OCEANO V. L'agonizzante. Albeggiava. Il mare era ritornato nella calma e appena mormorava. Il cielo era bello e limpido; solo qualche nuvoletta rosea all'orizzonte. Bianca dischiuse nuovamente le palpebre, e, così indebolita come era, trasse a sè più ancora, con uno sforzo gentile, l'amato compagno che nel profondo mistero dell' anima aveva adorato in breve periodo di tempo mille volte più di quello che altri ama per tutta una lunga vita; poi con dolcezza riprese l'intima conversazione già innanzi troncata. Le sue parole parevano un canto mormorato sommessamente da un angelo. - No, non voglio che ti abbandoni alla disperazione; il tuo cordoglio dev'essere sereno come questo bel cielo. Tu devi vivere, mio Cesare, per rammentarmi, e non dolerti mai della mia dipartita! Forse l'avvenire ci preparava momenti anche più tristi, forse io sarei potuta n1orire nella disperazione, maledicendoti! E invece oggi .... oggi che tu tanto mi ami, io muoio lieta e forte, nella sperar'Ìza che ci rivedremo un giorno .... Giurami che vivrai per la patria tua .... giurami che vivrai per soccorrere la povera gente ..... Egli tutto le pronìise, le giurò tutto sebbene sentisse che insieme a lei si spegneva anche il proprio animo. E in lui era una battaglia, un' ansia, un misto di dolore e di arcana gioia, una disperazione atroce e qualche lieve filo di speranza. - No, le diceva accarezzandola, tu non morrai, buonissima creatura, no, non morrai ..... Ora il cielo è quieto, è quieto il mare, senti questa brezza che avviva; dobbiamo vivere insieme, intrecciando i nostri pensieri d'amore, come fiori, ~uardando in alto sempre beati; no, tu non devi morire, no, angelo unico, bello come l'ideale de' più vaghi sogni, bello più della luce dell' alba ..... E tacque. Ella mestamente sorrise. E sempre più ansava. I suoi occhi, velati già dalla morte, esprimevano ancora tutta l'intensità dell'amore. BibliotecaGino Bianco
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