La Rivista Popolare - anno I - n. 11 - 15 dicembre 1893

352 LA RIVISTA POPOLARE E Mazzini faceva un appello a tutti loro1 nè so che abbia mai detto fuori ad alcuno. Nè può averlo detto chi intendeva ad una sola grande democrazia. 11 Minuti nel suo opuscolo, scritto 1n modo cortese e spec10so, dice: - Vi possono essere Stati collettiyisti con a capo un Cesare o dominati da oligarchie, ecc. 1 ecc. - Ecco: siamo d'accordo se c'entra un Cesare. Ma1 almeno in casa nostra, di cotesta stirpe che vuole un Cesare col contorno collettivistico sinora, per ventura, non si hanno rampolli. Il Minuti ricorda il Congresso di Reggio, e cita il Mendola e il De Marinis: quello come condannatore fiero della repubblica, questi due come antichi· compagni che hanno abbandonato il campo. Deplorammo già il fatto, specialmente per il prof. De Marinis, e lo chiamammo errore. Ma pensiamo che non ripudiò Marx la repubblica, non la ripudia Engels 1 non la ripudiano i collettivisti tedeschi e francesi, nè altri d' altre nazioni. Il Minuti cita (non so quanto a proposito) un brano degli scritti di Mazzini, nel quale si eccitano gli oper8:i a iniziar l'avvenire, a non scendere a liquidazioni sociali, a mutarsi da salariati in lavoratori liberi, indipendenti dall'arbitrio altrui. Come gli equivoci si diradano .studiando e discutendo! Testè 1 nella .1.VuovaAntologia, il dottissimo prof. Ricca Salerno, in un suo articolo sulla nazionalizzazione della terra (essi, gli avversari, discutono già tutti il problema, e non angustamente) diceva con precisione di linguaggio che i collettivisti si differenziano o per la prevalenza che alcuni di essi dànno al potere collettivo o per la prevalenza che altri dànno alle associazioni private (ben s'intende, libere) per l'attuazione del-comune ideale. Tendono i secondi, o s' immedesimano, al concetto delle libere . . . assoc1az10m. ' E ben naturale che gli uni e gli altri, come tutti noi, combattano perchè cotesta nuova foggia di schiavitù, il salario, scompaia. Il Ricca Salerno di Cesare non fa mai cenno. E il toro del Minuti ha sempre la testa attaccata al collo. Un importante scritto dello Schaeffle, pubblicato di recente nella Revue sodale et politz'que, tende a provare che nel collettivismo la libertà economica non è abolita, è resa semplicemente utile. II J'ournal des Econonzistes del novembre ne fa una recensione non isfavorevole, e i suoi redattori sono liberisti purissimi. JVIa tutto è relativo. Un anarchico sosterrebbe che la libertà voluta dal Minuti e da noi, se anche vi sia differenza, è una vera tiI BibliotecaGino Bianco

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