La Rivista Popolare - anno I - n. 11 - 15 dicembre 1893

LA RIVISTA POPOLARE 347. se ne ricava. Su che bene a proposito l' on. Guelpa ricordò, svolgendo l'accennata mozione, ciò che disse nel Parlamento subalpino del '48 il conte Michelini, esa1ninando la prop'osta del deputato Pescatore di applicare il sisten1a dell' itnposta progressiva al prestito forzoso. Egli così esprimevasi: « Noi sappiamo che nella i1nposizione non vuolsi tanto considerare l'an1montare dell'imposizione stessa, quanto l'impiego, eh~ si fa, dei danari che si riscuotono; imperocchè se tali danari sono impiegati_ in modo che tornino a vantaggio dell'universale, non può ravvisarsi gravosa una imposizione, quantunque grande ne sia l'an1montare. Se al contrario l' in1posizione, per piccola che sia, è impiegata a pagare cortigiani e in al tre opere che non tornano a pubblica utilità e, peggi,1, se tornano a pubblico danno, allora vuolsi considerare tale imposizione con1e gravosa, ed allora, con1e tale, la si vuole condannare. Se ci sono spese, le quali non tornino utili che ad una classe di cittadini, tali spese non dovrebbero, per il 1notivo testè accennato, gravitare su tutti i cittadini » • Sulla legittimità della imposta, infine, deve osservarsi che essa dev'essere consentita e votata da coloro che de- _vono pagarla. In· teoria tale n1assin1a è stata riconosciuta da gran te1npo. Filippo di Con11nines, n1inistro di Luigi XI, dichiarò « che non c' è nè re, nè signore che abbia il potere d'imporre con danaro sui suoi ·soggetti,. senza il consentimento di coloro che devqno pagarlo, altrimenti c'è tirannia e violenza » . Una dichiarazione analoga nel I 483 fece la reggente Anna di Beaujeu e nel I 5 96 la ripetè Enrico IV all'Assemblea dei notabili di Rouen. E da una quistione d' in1posta germogliò in Inghilterra la rivoluzione del I 64 7 i che condusse Carlo I sul palco, come da una quistione perfettamente analoga prese le mosse la rivoluzione an1ericana, che sottrasse gli Stati Uniti del Nord al domini dell'Inghilterra. Tali dichiarazioni _sono state frequentemente fatte; tna sono rin1aste teoriche e sono state violate necessariamente ovunque non esiste suffragio universale. La violazione è tanto più patente .in quanto che negli Stati .moq.erni le ùnposte indirette fonnano uno dei cespiti principali del. bi- ·Biblioteca Gino Bianco \

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