33 2 LA RIVISTA POPOLARE forto. Poi si rialzava, maledicendo con urla selvaggie questo mondo sì bello e sì orribile. Alle sue grida accorsero i pochi abitanti di quell'isola che non era per ventura una scogliera deserta: un bellissimo marinaio vecchio dalla lunga barba bianca e una sottile fanciulla in cenci, che si affrettarono a trasportare in una vicina capanna la morente, che, sfinita, fissava gli occhi con ostinatezza dal volto del suo poeta al cielo, con mesto sorriso che aveva dell'angelico. Solo chi ha assistito all'agonia della creatura pi11 amata saprà comprendere il dolore di lui. Finalmente innanzi ad una gran fiammata di molte stoppie ed alghe secche sembrò che la vita si ridestasse in quel bel corpo che pareva statuario. Bianca si levò sul rustico letto e disse: « Baciami, mio Cesare, io sto per morire.. . non m'inganno, la mia vita è al termine, ma sento rinvigorire l'affetto per te a mano a mano che il fisico si affievolisce. Ti ho amato tanto, e ti amo. . . ti benedico, e chiedo a Dio che mi perdoni ogni colpa in virt11 di questo grande amore che m' inalza e mi rende di lui meno indegna». Cesare disperatamente la interrompe. Non può credere che Dio s1a sì crudele da rapirla per sempre alla terra nel momento stesso in cui avevano deciso di compiere il massimo dei sacrifici! Bianca si appressa a lui piì1 ancora, lo carezza, tenta di calmarne lo strazio, e gli dice: « Ma non comprendi tu che sulla terra tanta virttt non resiste? L;assù ne' cieli solo può spaziare ed eternarsi questo vero e grande ideal d'amore ». Poi, rivolta alla fanciulla che continua con pietosa cura a riscaldarla, soggiunse: ,, E tu povera giovine, eh' io avrei un tempo sprezzata, oggi per l'amore che mi fa davvero nobile, oggi compresa da divino sentimento, ti abbraccio ... e tu baciami e la tua prece segua domani il mio feretro, e un fiore còlto da te lo rallegri. Rallegri la bara della fiera duchessa che ringrazia Dio d'averle concesso l'impagabile lusso di morire vicino a colui che si ama, assistita dalla sincera pietà del povero che conosce il dolore, e lungi dall'insultante convenzionalismo dei ricchi, lungi dai fiori smaglianti di tinte vive ma senza profumo ... ». E tacque. Il suo stato. si aggravava sempre piì1. Cesare non aveva nè parole nè forza. E sembrava, più di Bianca, presso a morire. ( Continua.) A. F. BibliotecaGirroBianco
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