La Rivista Popolare - anno I - n. 8 - 1 novembre 1893

LA RIVISTA POPOLARE 2 33 titudine o in1potenza, per gli eccessi delle stesse dimostrazioni a Roma, a Messina, a Napoli, furono invertite le parti e il Governo dell'on. Giolitti dovette dichiararsi soddisfatto delle soddisfazioni non ricevute . . . e date alla Francia. I fatti di Aigues-Mortes, intanto, se è vero - come sembra - che indussero r on. Giolitti a provocare il rifiutato intervento della Germania e· dell'Austria in senso bellicoso, sarebbero più che opportuni a provare sempre più e meglio che la triplice è stata fatta ed è rispettata dall'Italia per fare il comodo e l'interesse dei due in1peri del centro, i quali non l'accettano che negli utili propri, senza preoccupazione alcuna per gli utili del nostro paese, trattato più da vassàllo che da alleato sul piede dell'eguaglianza. L' on. Giolitti non è certamente quell'aquila che si vorrebbe dare a credere, ma rin1ane se1npre un uo1no di non comune ingegno, cui non poteva sfuggire il disagio della situazione creatagli dai fatti di Aigues-Mortes; quindi nel suo discorso vi scivolò sopra rapidamente. Rimase invece inco1nprensibile e destò in tutti una dolorosa meraviglia il silenzio sulla visita della squadra inglese, che parve anche atto di scortesia. L'esultanza clamorosa della Francia per la visita di Tolone imponeva µn cenno dignitoso. Pare impossibile che quel silenzio 'sia stato suggerito da soverchia prudenza ed è più facile spiegarlo col difetto d'importanza politica nella visita di Taranto. Nel quale caso scompare il solo trionfo della politic~ estera dell' on. Giolitti; ed a suo debito resta rintervento ufficiale degli arciduchi e dei ministri austriaci ai Congressi clericali di Vienna, nei quali i nostri buoni alleati fecero voti solenni per la restaurazione del potere temporale dei· papi. Questa dei Congressi di Vienna, però, rimane gloria particolare dell'on. Brin; il quale, a giustistrazioni gallofobe furono provocate o permesse dalle autorità. Il senatore Calenda nella sua autodifesa scrisse: « Si è fatto sentire a qualche persona influente che ripetere le dimostrazioni nuoce e non giova al fine del patriottismo ». Chi erano queste persone influenti in rapporto coll'ex-prefetto di Roma? Si sarebbero lasciate agire se si fosse trattato di una dimostrazione contro l'Austria? BibliotecaGino Bianco

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