LA RIVISTA POPOLARE li/a quei fe' un balzo e dissegli: - C!te tenti? S't, di molti biglietti io son ripieno,· Ma questi non son pane pe' tuoi denti. Sinceramente io vo' parlarti appieno,- Sappi ... ma intanto portanu· leggero Sotto il collare al fresco ed al sereno j Tu andrai innanzi ed io dirotti il vero. - E il cane :- 0/t volontieri! - E via di botto, Cltè lo pungea quelt aria di mistero. Così dal buon quadrupede condotto · Riprese il portafoglio: - Compar mio, Tu e/te alla faccia smunta sembri un rio/lo, Non sai tu e/te i biglietti clte tengo io Da una Banca già pro.ssima a fallire Furono 1n.essi in circolo, per dio _J E il governo fe' vista di dormire, Pere/tè prima llfinistri e Magistrati Del cibo stesso si dovér nutrire? Non sai tu e/te llfinistri e Deputati, Nel mercùnonio della capitale, · Tra le panie più lubriclie impeciati, Fanno baldoria attorno al Quirinalè, JJ.-fercanteggiando il pubblico decoro _J Non sai cke la Suburra in alto sale? Banchieri ladri e giornalisti in coro, Ru.ffìan, baratti e simili magagne Trescano insieme nel co1nun disdoro, E lo Stato dal capo alle ca/cagne Frollato e nudo, ai tristi s'abbandona, .Nè sa più come romper queste ragne. Ai ladri illustri intanto si perdona, O si mandano alt estero in carrozza,· Ma guai a te, bestiola onesta e buona, Se co' ,niei boni appag!terai la strozza,· Chè i ladretti van dritti in gattabuia, Ove lo Stato provvido li ingozza, E i ladri illustri intonan t alleluia ... - Così parlava in confidente oblio Il portafoglio,- quando da una buia Stradi'cciuola un leggero calpestio S'udì da lungi monotono e· lento . .. Riprese i'! portafoglio: - Amico mio, BipliotecaGine Bianco
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