La Rivista Popolare - anno I - n. 8 - 1 novembre 1893

LA RTVISTA POPOLARE che basli aJ esse viver don1ani un po' n1eglio, 1naterial1nente. Non si distruggano gli ideali che dànno le fedi potenti e spronano alle fortissin1e prove. Perchè strappare dal loro animo anche il puro amor di patria, perchè strappare anche questo bello ed alto ideale di convivenza umana che nel no1ne non travisato di repubblica è riassunto? Fra coloro che vogliono chiudersi in casa o sotto la tettoia, tementi de' contatti della vita pubblica, alieni da ogni studio che non sia entro le pagine del proprio codice e che son lieti di formarsi un nido freddo o caldo qualsiasi, e fra coloro che vagano e spaziano a caso oltre le tradizioni, oltre la realtà, e cercano tutto· dissipare, salvo l'ultimo sistema che hanno studiato - fra gli esageratori dell' intransigenza e fra i socialisti alla Herzen, che, come nel suo libro Dall'altra riva, tende ad annichilire tutto - fra coloro che parlano di funerali perchè non fu votato un loro ordine del giorno non molto dissin1ile dall'altro, e fra coloro che stranan1ente ragionando vedono solo nel socialismo intransigente la salvezza e nella repubblica la morte, il can1po libero è i1nmenso, come una landa verdeggiante che si stenda dall'uno all'altro orizzonte, e forse per questa landa passa e vuol passare e liberamente vivere l'umanità. ANTONIO FRATTI. Nell'ultin1a seduta del Congresso fu data co1nunicazione della seguente lettera clell'on. Bovio : Aniico carissimo, Soperchiato da molte cure, io non posso dettar lunga lettera. Voi parlerete al Congresso di Bologna, ed io posso ricordarvi che al Congresso di Napoli e altrove espressi il mio pensiero intorno a coloro che avvisano separare la quistione sociale dalla politica, e a coloro che professano l'indifferenza politica. Allora come oggi dissi: Nella storia tutte le rivoluzioni politiche produssero riforme sociali e tutte le rivoluzioni sociali produssero mutamenti politici. Ed aggiunsi che se di rep11bbliche federate si comporrà l'Europa futura - come scrisse il piì1 aristocratico de' filosofi italiani - sarà necessità che come i repubblicani fecero la monarchia per unificare la nazione, così i socialisti facciano la r~pubblica per pareggiare le classi. Poi domandai: E evoluzione questa dottrina della indifferenza politica o è inversione? BibliotecaGino Bianco

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