La Rivista Popolare - anno I - n. 8 - 1 novembre 1893

LA RIVISTA POPOLARE perchè qnesto è stato il razzo brillante, il solo a base di volgare rettorica quarantottesca, in1postogli, con1e si è osservato, dal presidente della Ca1nera. Che questo accenno · rettorico al clericalismo sia stato appiccicato per far piacere altrui si argo1nenta dal s"ilenzio su quelle leggi che rappresentano 1nezzi civili e leciti per co1nbatterlo, come quelle ... sulla precedenza del 1natrin1onio civile nella q'uale è in1pegnata la parola d'onore del ministro della guerra, e l'altra sul divorzio, che sta ta1ito a cuore di uno dei più autorevoli capi della n1aggioranza, l' on. Villa. Ben si appone il capo del Governo quando conclude che l'avvenire del partito liberale e la eliminazione del pericolo clericale risiedono nell'affetto del popolo e nel ricordo che si deve destare in quest'ultimo di opere compiute a benefizio delle classi più numerose e più povere. Egli però dimentica che i fatti valgono più delle vaghe parole e che sul terrei10 dei fatti ha lavorato, co1ne tutti ·i suoi predecessori, a distrarre l'affetto del popolo, a rendere meno amato il 1101nedella patria, a spianare la via al partito clericale, che dove e quando vuole - come egli stesso ha ramn1entato a proposito delle elezioni con1unali e provinciali - sa e può afferrare il potere. Per avere l'affetto del popolo bisogna procurargli benessere, libertà, istruzione: per n1ezzo di questi benefizi in altri ten1pi le repubbliche italiane poterono intraprendere lotte aspre contro il papato; e tutto ciò il Regno <l'Italia non ha saputo o potuto dare al popolo. E così assistiamo al progresso continuo e minaccioso del clericalisn10 parallelo all'aumento del pubblico malessere. LA DIVISIONE DEI PARTITI. (;iustizia vuole si dica che lo spianamento della via al clericalisn10 non è stata l'opera esclusiva del Minis~ero Giolitti. Questo però soverchiamente mena vanto di un fatto che non è del tutto reale e non ha l'importanza che gli si vuole attribuire, riducendosi ad un avvenimento pura1nente forn1ale, nel quale indarno si cercherebbe un contenuto sostanziale, che potesse servire di contrappeso a tutto BibliotecaGino Bianco

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