La Rivista Popolare - anno I - n. 8 - 1 novembre 1893

.., ,. LA RIVISTA POPOLARE mai 111 senso assoluto, nè esagerava n1ai. « Serbate intatto il principio, non lo èsagerate ». Essi sanno l'intendimento suo amplissin10 nel fondare il Patto. Il Patto non è l'ambito di un partito _o di una scuola. Essi sanno che anzi egli avrebbe voluto due sole parti: da un lato quella della reazione, dall'altro quella della rivoluzionè. Non tentenna chi segue questa via, nè n1olto meno (jiserta. Entrare più nella_vita sociale e respirar pit1 ancora non vuol dire abbandonare il can1po. Confidare che il partito si scuota, si elevi, si adopri in ogni n1odo, col pensiero, cogli studi, colle opere, a starsene a capo del movimento sociale, significa amarlo molto questo nostro partito che ora quasi si dibatte nella sua impotenza. Ma vive e vivrà perchè la forza intin1a delle idee è infinita. Il partito repubblicano non 1nuore, nè morrà. Egli ha le tradizioni con sè. Egli imn1edesin1a la più vasta sintesi, la più complessa, il vero socialisnzo integrale. Ma la si svolga con ampiezza, non prodiga, 1n:1ricca di pensieri e di forme. Se ci riducessimo in pochi con le sole nostre idee, sentiremmo la voce del gran Ligure a dirci: badate che ciò vi conduce a un chiostro di S. Mers. E si studino le gravissime fra le questioni, co1ninciando dalla questione agraria, sì i1nportante; la si studi per lungo e per largo, non per scimmiottare alcuno, ma per rispondere al dovere che urge. Il partito repubblicano non muore. Chi dice diversamente? chi lo scrive nella Lotta di Classe, ad esempio, con grande sodisfazione sua e con piccola conoscenza di studi storici e sociali? chi osa sn1entire anche i classici capi dei socialisti e degli stessi anarchici ? Marx e Bakounine stesso sognavano federazioni repubblicane. Non parliamo di Malon o di Engels o di Liebneckt: tutti quanti, o come mezzo o · come fine, tennero o tengono in cima del pensiero la repubblica. La vedono gli alti filosofi è storici italiani ; la sente il popolo. Perchè questa riazione fatale contr'essa? Non dev'essere forse la piana, libera, grande arena comune ove dobbian1 lottare contro il comune nemico? . . Oh non si lasci alle plebi esauste, nella loro miseria, altro che l'odio e il pensiero della vendetta I nè si dica · .~blio+ecçiGi!)o Bianco·, , r .r

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