I 262 LA RIVISTA POPOLARE miei conservatori: eredità, Opere pie; esercizi dei puLLlici serv1z1 per opera degli addetti ai servizi medesimi, associati, sviluppo di associazioni e cooperative di lavori, riscatto graduale delle terre per opera degli enti morali, affidandole ad associazioni di lavoratori; e) dichiara che tali riforme rappresentano i desiderata di pratica applicazione senza che per questo un partito abbia a rinunciare a tutte le successive rivendicazioni economico-sociali che le trasformazioni progressive dell'ambiente andranno maturando; d) che principale lavoro della nuova Commissione direttiva sia quello di organizzare il partito repubblicano informandosi ai principii suesposti, avendo per base ìa conoscenza fatta delle forze del partito ed i mezzi tanto di propaganda che d'azione. L. DE ANDREIS. L. J\IINUTI. Il presidente Di Negro proclan1a approvato l'ordine del giorno Turchi con 119 voti contro 73 dati all'altro e 9 astenuti. E aggiunge che si dfa esen1pio di concordia col 1nostrare tolleranza vetso i vinti. Quartaroli, fra gli applausi, esclan1a: Qui non vi sono nè vinti nè vincitori. La votazione ha riaffennata la concordia: chi ha trionfato è l'idea repubblicana! Poi si nominò la nuova Com1nissione, e furono eletti Fratti, JVIaffi,rfurchi, Di Negro, Palazzi, Ottone, Laura, con sede a Genova. Il XX Congresso si terrà a Milano. * * * Ora tutto dipende dalla buona volontà, che può dissipare tanti equivoci. La disciplina, o per dir n1eglio il dovere racco1nanda la coesione e l'unione. Non piangia1no sui nostri mali e gli errori, che son molti: discutian10 consigliando e proponendo cose utili e savie: non scioglia1no il nostro antico Patto perchè al concetto di una parziale e limitata conciliazione prevalse un concetto più largo. Chi ardisce chian1are opportunis1no tale condotta? e non deve dirsi invece atto di tollerante e savia opportunità? Fa opera letale chi assevera che tutto è finito e con la rauca voce dell' augure n1estamente predice la n1orte della nostra Federazione. No, in ogni modo, essa non morrà. Ora il c61npito è affidato specialmente alla coscienza e all'attività dei nostri an11c1genovesi. Essi sanno che il Maestro non parlava BibliotecaGino Bianco
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