260 LA RIVISTA POPOLARE Francese. Ora un' altra éra è aperta. Sostiene che sotto al Patto, per la repubblica, ogni scuola politico-sociale può n1ilitare. R1corda che sensi di concordia furono espressi a Napoli (il De Andreis si associò al suo ordine del giorno, ed ora si è allo stesso argon1ento) e a Palermo; e cosi pure da tutte le Consociazioni. Non si dimentichino ora. Se altri mancò, non dobbiamo mancare noi. Nessuno fra noi ha la norn1a esatta e scrupolosa del vero. Mazzini stesso non fu mai assoluto, in si1nili questioni, e quando si trattò di cooperare al fine scelse a co1npagni Pisacane ed Herzen, dissenzienti. Il Patto viva e si allarghi rnercè un grande spirito di tolleranza; e si dia larghissi1no posto alla questione sociale. De Andreis dice deleteria l'opera di quelli che vollero conciliare idee contrarie. Invano si attese la concordia. Non vuole più equivoci. Dichiara di aver con1111essoun errore votando a Napoli per l'ordine del giorno Fratti (nzeravig-/ia generale). Ripete in ·altra fonna, se1npre in atteggiamento di agile schern1idore, sen1pre arguto e irrequieto, le cose già dette. Albani critica, come collettivista, le idee esposte dai repubblicani ortodossi e dai conciliantisti. Angeloni è favorevole alla unione, e dice in proposito vive e calde parole. Maffi pure, con tatto squisito, prega i suoi an1ici a votare per l'ordine del giorno Turchi. Così fanno i collettivisti più ragionevoli. Bianchedi, collettivista, riaffern1a quanto Maffi ha detto, e con energiche parole eloquenti critica le deliberazioni del Congresso di Reggio. E si addiviene alla votazione. Ecco i due ordini del giorno: IL CONGRESSO . Ritenuto che il Patto di fratellanza, approvato nel I 8 7 I dal Congresso delle Società affratellate, non contiene affermazione di scuola sociale, il che non poteva essere nel pensiero di Giuseppe Mazzini che lo is.pirò, perchè egli non ammetteva che in argomento scientifico si tentasse di stabilire con qualsiasi formo1a, fosse pur quella da lui medesimo vagheggiata, un limite al progresso indefinito dell'umanità; dichiara che le Associazioni organizzate sulla base del Patto di fratellanza, riconoscono nella repubblica democratica, ossia nel governo del popolo pel popolo, l'unico ordinamento politico che permetta il pieno funzioBibliotecaGino Bianco •
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