LA RIVISTA POPOLARE battaglieri; di amarezza, perchè d'altronde vedemmo che anche le più semplici discussioni si fanno acri, talora per se111pliciquestioni di forma, e spesso delineavansi due o tre parti armeggianti, quasi co1ne ne1niche, l'una di contro all'altra. · Oh, se potessin10 gittare i nostri vari umori e le ire e le gare nel Tevere o nell'Arno o nel Po, sì che per l'oceano si disperdessero per sempre! ,, Dice111moil nostro avviso nel nu1nero scorso 'di questa Rivista. Non una sola scuola deve o può far parte del Patto. Il pensiero del suo fondatore fu an1plissin10. All'ombra del Patto dovrebbe liberan1ente foggiarsi lo spirito e la coscienza del popolo nuovo. E tutto ciò con larghi criterii. E ne' Congressi, trattando le grandi questioni sociali, le pratiche e le ideali, quelle dell'oggi e quelle del domani, e quelle anche, se possibile sia, del remoto avvenire. I te1npi incalzano. C'è come una fretta di discutere, una volontà di fare febbrile, convulsa, in n1ezzo anche a tutta questa babele, in mezzo a tutta questa n1iseria. Il problen1a sociale, che per noi è complesso ed è vario all'infinito, batte alle _ porte delle città, penetra ovunque, chiede e vuole adeguate risposte. E se fosse possibile rompere l'anello in cui il partito ne costringe, si rompa. Non siamo fanciulli che do1nani possiamo correre all' i1npazzata nei vaghi aerei campi dell'anarchia, o chiuderci in qualche falansterio, noi sì amanti della libertà e del sole! Ma è necessario cotesto gran moto di idee. Nel fascio c'è posto per tutti coloro che in cima del pensiero hanno la repubblica. Sociale, s' intende; è superfluo aggiunger la parola. Il solo dubbio sa di calun- . nlOSO. Rialzare il nome onorato della democrazia repubblicana, ridarle nuova vita e nuovo sangue, non limitarci ad una astratta sintesi nè legarci le mani con un parziale sistema, viver con l' umanità che va, che cerca e interroga le nuove parole che la scienza proferisce, studiare i n1odi migliori e pratici delle libere Associazioni, fondarne i tipi o modelli per l'avvenire, cercare anche fra i popoli forestieri, fra gli scienziati d'oltralpe, un pensiero con1une, se possibile. Rin1arranno per lungo tempo ancora limiti fra le nazioni, BibliotecaGino Bianco
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