LA RIVISTA POPOLARE L'imposta progressiva la chiese la Sinistra storica sin dal '67; l' i1nposta progressiva sui grossi redditi e sulle grosse eredità la richiedono con insistenza ogni giorno radicali, de_n1oc~·atici, socialisti. Non è dunque de1nocrazia bella e buona e verniciata di socialismo questa proposta dell'on. Giolitti? Se c'è qualcuno che ne dubiti, egli s'affretta, come offerendo uno zuccherino, ad aggiungere che d'altronde le nuove in1poste saranno faciln1ente esatte e non reclieranno disturbo ad alcuna industria, ad alcun ra11t0 di attività econo11zica. Sono sue testuali e inconscienti parole. In questo alcaloide della democrazia giolit6ana non c'è che un piccolo difetto di preparazione. In altri tempi accanto all'idea dell'imposta progressiva da gravare sui ricchi e sugli agiati, lo stesso presidente del Consiglio prometteva di alleggerire i minori abbienti e din1inuire i dazi di consu1no di prima necessità, per togliere la n1ostruosa progressione al rovescio che e' è realmente nèl nostro sistema tributario. Oggi a questa seconda parte si rinunzia; anzi, mentre non è certo elle l' i1nposta progressiva passerà - e si dice che alcuni 1ninistri l'hanno accettata per burla - a danno di coloro che più posseggono e meno pagano, è invece certissimo che i poveri, senza bisogno di una legge e per · n1ezzo di un se1nplice decreto reale, cominceranno a pagare da oggi in poi una nuova in1posta assai più elevata di quella minacciata ai prin1i, perchè tappresentata da un au1nento oscillante tra il 1 o e il 1 5 per cento, quale è quello che subiranno molti prodotti per l'esazione dei dazi doganali in oro; e questo aumento tristan1ente progressivo colpirà i proletari perchè graverà su generi di consumo di prin1issima necessità, quali il grano e il petrolio. Oh la bella democrazia giolit6ana ! La democr~zia sociale vagheggia certamente l' in1posta _progressiva e la trasfonnazione dell'imposta sulle eredità, e di entrambi mi occuperò con una certa an1piezza in questa stessa Rivista. Sulla prin1a adesso mi lin1ito ad osservare concludendo, che la riforn1a dell' on. Giolitti non risponde alle ragioni dell'equità, lasciando o aggravando lo statu quo, dichiaratq ingiusto e intollerabile, pei n1inori abbienti e pei proletari; non risponde alle ragioni d' inBibliotecaGino Bianco ·
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==