., ,. LA RIVISTA POPOLARE 235 ziando con proprio sicuro vantaggio, la Francia avrebbe r potuto negarcela per farci dispetto e per aumentare i no-· stri imbarazzi interni. Sarebbe stato atto di buona guerra ; non l'ha fatto e su questo tratto di deferenza poco onestamente si tace. Tutto sommato, si ton1prende come e perchè anche gli amici più inti1ni del Ministero -.- tra i quali la Gazzetta del Popolo di 1'orii10 - siano rimasti assai malcontenti del rapido sguardo dato dall' on. Giolitti alla politica estera. Ciò che non si comprende affatto è la con-· elusione del cenno su tale argon1ento. A Dronero si ebbe il coraggio di asserire che le condizioni della politica estera ci consentono di concentrare i nostri sforzi a risolvere le difficoltà interne, quando sanno e ripetono anche i sa~si eh~ le nostre 1naggiori e crescenti difficoltà sono le finanziarie, e queste derivano dagli ·armamenti in1postici dalla triplice alleanza e dalla conseguente ostilità della Francia sul terreno econon1ico. Oh, le bugie ministeriali! QUESTIONE FINANZIARIA • . Le 'gratuite asse~zioni dell' on. Giolitti sulle condizioni createci dalla politica estera conducono difilato a trattare della questione .finanziaria, che, rispetto allo Stato, nessuno nega che sia la più urgente e la più minacciosa. L'on. presidente del Cqnsiglio si lasciò sfuggire qualche preziosa confessione su questo argoment_o: una riguarda_ la genesi del dissesto delle· nostre condizioni economiche, che disse derivato dalla cattiva politica finanziaria, la quale iniziò spese eccedenti di gran lunga le nostre forze e in gran parte improduttive, esaurendu i capitali con ingenti debiti, contratti specialmente all'estero. Per riuscire più preciso e veritiero, egli avrebbe dovuto ricordare che il deficit nel bilancio economico della nazione e dello Stato fu aggravato ancora dalla pessin1a politica doganale. Ma, limitandoci a quel tarito di male fatto dalla politica finanziaria dei precedenti Ministeri, di cui l'on. Giolitti è anche responsabile, avendoli quasi tutti appoggiati sino a quando ciò gli faceva comodo, la con- ·. BibliotecaGin·o f;3 ianco
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