234 LA RIVISTA POPOLARE ficare la propria supina acquiescenza, disse che l' Italia non poteva fare la guerra colla carta falsa di Tanlongo. E poi ci lamentian10 che. il nostro credito all'estero precipita I E del credito in rapporto alla poli_tica estera è qui il caso di far menzione per ·ilevare che fu fan ciullesça la lan1entazione di Dronero sulla guerra mossaci all'estero per far ribassare la nostra rendita ed alzare il cambio. Diavolo l Non sia1no i nemici della Francia? Dunque dobbian10 aspettarci di essere trattati da ne1nici, a colpi di 111ilioni, con1e disse testè l'ex-ministro Roche, se non a colpi di cannone : à la guerre comme à la guerre I E della guerra bisogna subire le conseguenze con dignità, senza ridicole recrin1inazioni. In queste come nelle altre contingenze, sul terreno diplon1atico come sul finanziario, però, i nostri alleati si manifestano impotenti o n1alevoli, perchè essi nulla fanno per noi e non sanno contraccan1biarci in bene tutto il male che la Francia, a causa loro, cercherebbe di farci; essi o non possono o non vogliono comprare la nostra rendita per tenerne alto jl corso; essi o non vogliono o non possono darci quell'oro che ci 1nanca e scontarci quella carta che oran1ai, da nemico avveduto, il mercato francese ci respinge. La giustezza dei la1nenti dell' on. Giolitti per la 11zalevolenza dell'estero - leggasi: della Francia - addimostrata .colla guerra fatta al nostro credito, venne smentita formalmente da lui stesso, poichè, laddove spiega le cause dell'altezza del cambio, egli dimostra eh' esso è un fenomeno naturale derivato precisa1nente dall'enorme quantità dei nostri debiti coll'estero. Si poteva, poi, diminuire l'impressione morale di tanti debiti all'estero, contraendone un altro all'interno, quello colla Cassa di depositi e prestiti? Da quando in qua debito, moltiplicato o addizionato con debito, deve dare credito? Che _la malevolenza dello straniero sul terreno del credito, inoltre, non sia tanta quanta si dice, si può desumerlo dall'arrendevolezza colla quale i rappresentanti della lega latina accolsero la proposta di nazionalizzare i nostri spezzati. Anche rinun- / BibliotecaGino Bianco
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