La Rivista Popolare - anno I - n. 7 - 15 ottobre 1893

. .,. LA RIVISTA POPOLARE 197 cosa di così destituito di virtù civile, che non c' è da costruirvi sopra nulla. * * * U ri'a signora straniera, che adora l'Italia, dove vive da molti anni, mi diceva un giorno: - Conosco ben pochi fra voi repubblicani che, a parer mio, 110~1sarebbero disposti a dare la vita per l'idea, sol che l'occasione si presentasse; ma altrettanto pochi ne conosco che sarebbero disposti a sacrificare per essa un impiego, anche un piccolo in1piego. Io feci osservare a quella signora che gli in1pieghi in Italia sono numerosissimi, tre volte almeno più del necessario, se si parla di aziende pubbliche, ma gli aspiranti sono ancor di più, sono innumerevoli. E quindi, guai se uno perde il posto suo. Ci sono cento subito pronti a buttarvisi sopra. Senza contare che se lo perde per repubblicanisn10 egli diviene la pecora segnata: non trova più requie nè mercè altrove. Ma così dicendo, lo sentivo dentro 1ne stesso, io giravo la domanda, non rispondevo. Volendo essere sincero, avrei dovuto dire che pur troppo è così con1e la signora diceva . . Avrei dovuto aggiungere che c' è di peggio~ che ci sono dei ricchi, i quali l' hanno già esposta la vita per un'idea, e la esporrebbero ancora, 1na non esporrebbero la centesima parte dei loro averi. Avrei dovuto rilevare che non si tratta solo di i1npieghi indispensabili per vivere, a cui si sacrificano le proprie idee, l'azione propria, ma anche di co1nodità, godimenti niente affatto necessari. · Avrei dovuto dire che la viltà generale dell' a~biente, creata sapientemente, pel suo interesse, dalla m ........ , ha intaccato noi, tal quale come tutti gli altri. Abbiamo paura di tutto, e non ci traversa mai un pensiero forte e generoso il petto che nol segua un altro codardo, al quale fa da copertina la comoda leggenda, nata da qualche anno, anch'essa nella viltà: - che i martiri inutili sono anche ridicoli. Biblioteca Gino Bianc~} .,

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