La Rivista Popolare - anno I - n. 7 - 15 ottobre 1893

LA RIVISTA POPOLARE 223 Per quanto s1 •sia assicurata l'assistenza del dottor Guido Baccelli che si è dichiarato per lui - l'uomo è troppo vecchio, troppo sconquassato m_oralmente, intellettualmente e fisicamente perchè possiamo affermarlo. Il grande uomo di Stato al quale si deve se oggi si può persino rimpiangere l' età dell' oro - falso s'intende! - di Agostino Depretis; si deve se ci_siam tuffati fino al collo nella politica del passo pili lungo çhe la gamba; si deve l'essersi inimicato ferocemente il .mercato francese - l'unico nostro mercato - ; il grande uomo di Stato. ha un bel far cantare ai suoi turiferari che lui è lui, che con un semplice batter di ciglio egli sarebbe capace non solo ad arrestare il movimento socialista dei Fasci siciliani che ha tutta l'imponenza di un grosso temporale çhe voglia purtficare tutto l'ambiente, ma anche a salvare d'un colpo di bacchetta la situazione ... il vecchio grand' uomo, come lo chiamano i suoi portavoce, se ne persuada ormai non è creduto piìt nemmeno nell'Olimpo. * * * Le ridicolissime esagerazioni russofile degli chauvins francesi, che erano a scapito anche della dignità di quel popolo, hanno finito col produrre una salutare reazione e la socialista Petite Républi'que non è piìt sola nella stampa francese a combattere senza riguardi l' attuale russomania, e ricordare ai dimentichi la differenza di principi che deve dividere l' impero di un despota da una repubblica. Ed una cosa di pitt ancora conforta, ed è che mentre da una parte il patriottismo forsennato ha la peggio, dall'altra quello illuminato cttiene nuove vittorie specie nelle masse socialiste tra le quali Millerand, Paolo Lafargue e Giulio Guesde - socialisti non certo da strapazzo - non si stancano di ripetere che è necessario distinguersi dai senza-patria dell'anarchia. Il buon senso paga dunque anche il sabato. GIORGIO. BIBLIO-GRAFIA GIUSEPPE NARD0NE, Rivendicazioni. Versi con prefazione del professore Giovanni Bovio. Monopoli, Stab. tip. Nicola Ghezzi, 1893. · (G. C.). L'autore pone come prefazione del suo volume una bella lettera· che gli dirige Giovanni Bovio. L'illustre .uomo, mentre ha per il giovane poeta una parola incoraggiante d'encomio per il verso naturale, talvolta alato, in cui questi, esprime sè stesso e i suoi sentimenti, riferendosi poi ad alcuni canti Bibtioteoa Gino Bianco , • I

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