212 LA RIVISTA POPOLARE agl' ideali della famiglia e di un nido proprio. La società, com' è oggi costituita, distrugge il sentimento della famiglia. Oh perchè i grandi uomini che dirigono la politica finanziaria degli Stati europei non applicano ai celibi l' aes uxorium 1 dei Romani? C'è da aspettarsi pur questo. In ogni caso, per equità distributiva, si dovrebbe cominciare dal clero, e, occorrendo, da papa Leone. La famiglia per un onesto lavoratore è una cam1c1a di Nesso, e l'ufficiale cli stato civile un famulo del Sant' Uffizio. E se la famiglia è un lusso, se ad essa i buoni rinunciano, si capisce come la corruzione cresca e crescerà, ancora, inevitabilmente. lV.Iercurio lorderà il talamo, la tragedia lo insanguinerà. Cresceranno le famiglie rninate a base di cabala e di corruzione, nelle quali le mogli funzionano da cassieri responsabili, con entrate equivoche,. anzi delittuose. La famiglia diventerà• un'associazione di delinquenti. Guardatevi intorno: ad ogni piè sospinto trovate l'equivoco. Lussi smodati nutriti da cespiti equivoci di rendite; mogli e figliuole prostituite più o meno copertamente; mariti che salgono nella scala sociale sui corpi delle rispettive mogli sbaciucchianti vecchi Epuloni. Tale, o m'inganno, era il mondo romano flagellato da Giovenale. E sono meritevoli di rimprovero coloro che restano fuori dell' istit~1to della famiglia? Li chiameremo egoisti, se hanno compreso che due sono le vie aperte: o macchiarsi o soffrire. Sposare una dote? Ma non tutti gli uomini, per buona fortuna, hanno la cerniera alla spina dorsale. La s,)cietà contemporanea distrugge il sentimento della famiglia. Basterebbe a provarlo il bisogno assoluto della limitazione della prole (e la Francia ne sa qualche cosa), quanto dire il bisogno cli non accrescere il numero dei combattitori, che dovranno soccombere inevitabilmente. Ed è chiaro che una famiglia a base di limitazione di prole non può essere una famiglia morale. Le frodi alla natura trovano le loro punizioni nella fisiologia. E l'esercito dei nevrostenici, dei cardialgici, e via dicendo, sarebbe molto meno numeroso, se le basi della famiglia poggiassero non sull'amplesso preventivo, ma sulla riproduzione normale. * * * Ora: chi sente maggiorment~ codeste anormalità? Non le classi inferiori sociali che materialmente procreano senza preoccuparsi molto 1 L'aes uxorium era una multa che colpiva coloro che rimanevano celibi fino alla_ vecchiaia. Fu stabilita l'anno 350 di Roma. BibliotecaGino Bianco
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