La Rivista Popolare - anno I - n. 7 - 15 ottobre 1893

LA RIVISTA POPOLARE 211 o tzar o minatore, o re o lombrico, popola di creature la terra, e, me invocate, o nati o nascituri, me suprema regina, me Natura » •. La famiglia! E Giuseppe .Mazzini scriveva: La famiglia è la patria del cuore. Quale patria, o filosofo, o grande? Le legislazioni si affaticarono nel tutelarla questa famiglia, la morale ne gittò le basi, le religioni la riscaldarono d'un soffio mistico d' ideale, le filosofie la discussero, le società, modificandola, la perpetuarono nei secoli. Chiare 1e ragioni : morale, religioni, filosofia, società, ubbidivano ed obbediscono a un sentimento naturale nell'uomo. Perchè la casa senza la famiglia è una tomba ; l'uomo senza figliuoli è il fantasma di se stesso, quando, soggetto patologico, non trascini con sè, per lungo ordine d'anni, le stimmate indelebili di Venere malata. Perchè, nella famiglia l'uomo ricerca la pace, con la famiglia egli moltiplica le proprie energie, trasfondendo la vita in altri esseri; perchè il celibato è quasi sempre degli asceti, perchè, infine, le maggioranze a dispetto di Schopenhauer e di Hartmann vogliono la famiglia. L' estinzione dell'io ripugna all'uomo. E tutta la storia dell'incivilimento, pure a traverso le stragi e il sangue, è un inno alla vita. Il celibe è l'eterno esule, senza patria, senza finalità. Può essere U!) santo e declamare contro· la famiglia, come san Girolamo, 1 ma è quasi sempre un egoista. Può essere un filosofo, ma è quasi sempre un visionario. Eppure: eccovi' gruppi interi di giovani appartenenti a quella « borghesia » cui accennavo in principio, giovani che non essendo nè asceti, nè egoisfi, nè filosofi, nè visionari, di fronte all' idea della famiglia recedono, e vi rinunciano ora e sempre. Come e perchè? Non è il vizio che li lega al -celibato, non è il desiderio sconfinato di libertà, non è l'egoismo profondo: niente di tutto questo. Eglino vedono e sanno che oggi la famiglia è un onere insopportabile, che le angustie la premono, la straziano, la fanno sanguinare. Vedono e sanno che se la lotta per la vita fu sempre retaggio·dell'Essère, oggi essa ha assunto forme tragiche. Vedono e sanno .che l'onesto e assiduo lavoro . non è pit1 arma bastevole nella quotidiana battaglia. La famiglia, l'amore sono un lusso, e il celibato solitario, forzato, è ancora la miglior via per iscongiurare il pericolo di farsi saltare in .aria le cervella. L'uomo onesto, il borglzese, il professionista, non può permettersi il lusso di sentire il grido della natura, non quello di aspirare 1 San Girolamo, come tanti altri padri della Chiesa, disse corna della famiglia. Ecco un argomento se non nuovo, sempre d'attualità che io suggerisco al mio valoroso e carissimo amico Ghisleri, vero specialista del genere. BibHotecaGino Bianco

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