La Rivista Popolare - anno I - n. 7 - 15 ottobre 1893

LA RIVISTA POPOLARE 209 sentasse con un progran1ma di riforme economiche e di governo a buon mercato, sarebbe l'oggetto delle risate dei politicanti e dei loro eletto1:i influenti. Bisogna prendere una decisione, intantq; e poichè nessuna riforn1a è possibile, bisogna rassegnarsi di buona grazia a lasciar fare il socialisn10 e a lasciar passare la rivoluzione ) . * * * A parte il criterio esclusivo, che guida il De Molinari nelle indicazioni dei rin1edi e dei preventivi - poichè egli da buon economista ortodosso non vede legalità che nel governo a buon mercato e nel liberismo economico - noi sottoscriviamo alle sue osservazioni ed alle sue n1elanconiche riflessioni. Le sottoscriviamo perchè siamo sin - ceramente convinti che nell'opera di trasformazione sociale il processo evolutivo sia da preferirsi sen1pre; e siamo convinti del pari, specialmente in vista della cecità e della ignoranza delle classi dirigenti d'Italia, che poco, anzi nulla ci sia da sperare nel ravvedimento e nella resipiscenza di coloro che hanno in n1ano le sorti dei popoli. Pur troppo l'odio alle riforn1e è tale nei governanti, che essi pazza1nente preparano ed accelerano le rivoluzioni. Ebbene: ricada' la responsabilità dei possibili dolorosi eventi su coloro che li avranno vo_luti,e prepariamoci ad accogliere bene la rivoluzione ed a far sì che ~ssa arre- •chi il minor male ed il maggior bene possibile. X. LAFAMIGLIA NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA Non parlo, in questo momento, in nome di nessuna scuola. Non intendo sciorinare alle turbe questo o quel vangelo di ·sociologia. Non fo che modesti appunti. Se le mie conclusioni giungeranno là dove sono giunte le scuole piì1 avanzate, tanto meglio per me che, movendo BibliotecaGino Bianco ... ..

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