La Rivista Popolare - anno I - n. 6 - 1 ottobre 1893

LA RIVISTA POPOLARE Egli appartenne alla Con1une, 1na fu della· n1inoranza, insieme al Vallès, fra coloro .che ribellatisi all'onta sovrastante pensavano solo allo straziato onore della patria e alla commovente miseria del proletario. Uomini come Malon combattono, e in caso muoiono eroica1nente come n1ori Flourens o Delescluze, ma non fucilano ostaggi nè incendiano biblioteche. Essi che amano la luce odiano la devastazi_one che porta le tenebre. Essi che adorano la giustizia aborrono tutte le iniquità. Ma il nemico_ forse non sa la loro bontà, o per essa li teme. E in caso li danna a· morte, come già in Francia, o li espelle, quali zingari appestati e ladri, come già da noi. Egli da Cannes, nei giorni mesti del suo tormento, mandava spesso baci e sorrisi verso l'orizzonte italico di cui era inna1norato, egli che si chiamava nostro « concittad_ino », e come mandò dal suo origliere di n1orte al1' Italia_ il suo saluto e una parola d'a1nore .in un recente giorno lugubre e maledetto, così noi, insieme ai repubblicani e ai socialisti d' Itali·a, mandiamo una parola d'amore al suo tun1ulo, eh' espri1na tutti i migliori sensi e i propositi del nostro animo. Oh potessimo aln1eno sentirci uniti nelle cornuni sventure e nei_ lutti, come lo dovren1mo essere ne' sacrifici e nelle battaglie ! LA DIREZIONE. Biblioteca, Gtqo Bianco

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