La Rivista Popolare - anno I - n. 6 - 1 ottobre 1893

"I LA RIVISTA POPOLARE repubblicani. Non egli mai ci chiamò borghesi. Le lievi o anche le gravi differenze, quando si ha ani1no buono e gentile, quale deve averlo il cittadino della città ideale, quale egli lo aveva, svaniscono come palustri vapori al dardeggiar del sole. Non al capriccio della fuggevole 1noda attinse egli il pensiero. Lo attinse al dolore e alla scienza. Se non ebbe l'aguzzo occhio dell'aquila, visse fra gli uon1ini con operoso intelletto a1nando .e educando. L' aquila talora si libra troppo in alto: ella tutto vede, 111ada ben pochi è vista. Egli visse fra le polen1iche e le lotte, fra gli studi e i dolori. Nato in un umile abituro nella povertà, crebbe, semplic·e pastorello, guidando il gregge, conobbe nella realtà, come facchino o tintore, la vita de' n1iseri, e adulto s' istruì con cura assidua, sino a divenire il rispettato e amn1ira to direttore della Revue Socialiste. E che c' importa che uno studioso e coscienzioso cercator del vero s'innamori anche del vecchio sognò di Platone, rinnovantesi sempre attraverso alle età, o pure altre e diverse utopie fantastichi e plasmi, quando la 1nente del sognatore è retta, quando la sua onestà è nitida e la sua fede è grande? Se talvolta ei dubitàva, il suo dubbio non era quello di Mon taigne, origli ere su cui posa tranquillo il ·capo l'uomo prudente, o quello di Pascal, vero letto di tortura, ma il dubbio di Bayle, cioè la religiosa ricerca della verità fra le oscillazioni dell'intelletto. Era socialista soltanto? o soltanto repubblicano? Era l'uno e l'altro. Tentava di sintetizzare il pensiero antico - e il moderno. Il suo Socialismo integrale, ch'egli lasciò a mezzo, ammaestra e amn1onisce. Non combatteva per poche riforme, ritocchi d' imbianchino al prospetto di una vecchia casa cadente, nè per un solo lembo della bandiera BibliotecaGinoBianco.,-

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