La Rivista Popolare - anno I - n. 6 - 1 ottobre 1893

LA RIVISTA POPOLARE là delle Alpi e i conflitti si deplorano 111 luoghi dove stanno poche decine o poche centinaia. La caccia come regola poi si dà in Francia all' operaio italiano della più bassa categoria: ai muratori, ai terrazzieri, a coloro che vivono del più tfn1ile lavoro manuale, giorno per giorno, e che sono i più incolti e -i più . . n11sen. ,,, Si sa invece che pittori, scultori, cantanti, giornalisti vanno in Francia ed anche 1nediocri vi fanno fortuna, vi trovano quel benessere che indarno cercano in Italia; e vi sono tanto poco odiati che non vogliono più abbandonare la loro , nuova patria. Goldoni non trovò la sua felicità che a Parigi. Rossini non volle nemn1eno essere seppell_ito in Italia e se le sue ceneri riposano oggi in Santa Croce lo si deve alla squisita cortesia della vedova suaj una francese. Giuseppe Ferrari, povero e sconosciuto in Italia, era popolarissimo e agiato in Francia; i suoi migliori libri per venderli dovette_ pubblicarli in francese. Ricordo di volo le oneste affettuose accoglienze che in ogni tempo - ecc~tto quando q_u3,lchedespota s' imponeva alla Francia con1e ai suoi visitatori_ - vi trovarono gli esuli nostri da Crispi, a Friscia, a Manin - la cui sposa francese generosa e piena di abnegazione mori testè, 111erita1nente onorata, in Venezia. E di sfuggita ran1mento pure che con1e alcuni giornalisti italiani - ad esempio Eandi del s~colo e Caponi della Tribuna - non se la sentono più di lasciare la Francia, del pari i rappresentanti della più alta nostra aristocrazia - e in Sicilia sono not1ss1m1 1 nomi dei Villafranca, dei Manganelli, dei Valsavoia - non si seppero più decidere a lasciare P~rigi. Ora se odio e risentimento politico esistesse profondo e generale in Francia, esso ·si esplicherebbe sopratutto contro le nostre classi colte. Abbian10 invece ese1npi nurnerosi che ci provano l' accoglienza ·benevola che esse vi trovano e che invano cer cheren1rrio a Vienna ed a Berlino. Comprendo che n1i si citeranno libri e giornali non pochi· che scrivono calunnie e insolenze contro l'Italia e contro gl' Italiani; ma potrei contrapporne centinaia e auBibliotecaGino 8janco ;,

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