La Rivista Popolare - anno I - n. 6 - 1 ottobre 1893

- 186 LA RIVISTA POPOLARE Mecenate. Chiudendo all' acqua la libera uscita, come è in figura, essa si <lirige verso il torrino, da cui scende verticalmente per un tubo di ferro del diametro di m. 1.60, che la porta con un dislivello di circa 50 metri· alle macchine dell'officina. Quest'acqua, .che determina lo sforzo di 2000 cavalli, si distribuisce a sei grandi turbine di circa 3 50 cavalli ciascuna, e ad altre tre minori. Ogni turbina è accoppiata direttamente ad una macchina dinamo che genera la corr~nte elettrica: le tre piccole servon·o per eccitare le grandi, la corrente prodotta dalle grandi dinamo viene lanciata su quattro corde di rame che la conducono a Porta Pia. Queste quattro corde riposano su isolatori di porcellana sostenuti da robusti pali di legno e di ferro, posti ad una distanza di 3 5 metri l'uno dal1' altro per un percorso di 2 5 chilometri. « La linea, come ben scrive l'autore, si slancia gigantesca nella campagna romana formando un tutto armomco tra le tinte scure dei campi incolti ed il bruno lucente degli isolatori; in qualche posizione del suolo ondulato, nei dintorni di Tivoli e di Roma, l' insieme riesce gaio; in pianura l'effetto è stranamente pittoresco: la terra è aspra, des~rta, quasi selvaggia; la linea, che per contrasto rappresenta uno degli ultimi portati della civiltà, la percorre perdendosi di vista nell' orizzon~ .... » A Porta Pia la corrente micidiale, generata a Tivoli - 5000 volts di tensione - è lanciata entro certi apparecchi detti trasfonnatori, i quali riducono la sua tensione della met'à ed in compenso restituiscono una quantità di corrente doppia di quella che essi ricevono. 1:,a corrente così trasformata serve per più scopi: per alimentare le altre 200 lampade ad arco municipali che illuminano la città, e per alimentare cinque grossi canapi, dai quali sono fatte le diverse prese per l'illuminazione dei privati. Ma v' è da osservare che la corrente derivata dai canapi stradali non· potrebbe alimentare, per la sua (!.ncora eccessiva pressione, le lampadine ad incandescenza che sono ~nstallate nei negozi e nelle abitazioni. Perciò questa corrente è condotta ad altri trasformatori che si trovano sparsi in diversi punti della ~ittà, ed ivi ridotta ad una tensione I 8 volte minore, e cioè a circa ' 11 oo volte, affine di renderla innocua alla vita dell'uomo. La forza I poderosa di una caduta d'acqua somministrata ad una serie complessa di organi meccanici si manifesta dunque mirabilmente nello splendore di una miriade di centri luminosi: è una vittoria della scienza moderna. Questa che abbiamo descritto è, per così dire, la tela del lavoro che il dott. Banti ha trattato con vera maestria. Egli che coadiuvò BibliotecaGino Bianco •

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