172 LA RIVISTA POPOLARE dell'Acciaieria di Terni. Poveri voti di valorosi operai! Egli finì col concludere che· non vi deve essere veruno accordo coi partiti. borghesi. Cabrini, di Parma_, riaffermò lo stesso concetto. I repubblicani, disse, sono pochi, incerti, intransigenti. Nessuna alleanza. Il partito socialista è il solo che sia rivoluzionario. E pure noi stessi udimmo a Parma parole ben diverse da egregi socialisti, dall' on. Berenini, ad esempio, oratore elegante e fine, e non si può sospettare che il valent' uomo parli diversamente ne' conviti fraterni, fra i brindisi. Zirardini fu conciliante, come sen1pre: Balducci, con1e sempre, acerbo e pungente. Dell' Avalle, terribile. Lungi dal partito repubblicano, come dal colera : Voilà l'enne1ni ! Esclan1a Pizzalunga: - tutti contro_ gli sfruttatori I 0 antichi amici nostri, quanti di voi son tali, quanti che da molti anni han vissuto modestamente del loro lavoro fra le privazioni d'ogni genere, e almeno hanno pensato al bene delle classi povere qualche tempo prima che questi nuovi partiti nascessero? Però, per la verità, Prampolini e Cabrini tentaron_ lasciare aperto uno spiraglio per l'accesso dei partiti affini. Marenghi fiero rispose : si chiuda anche lo spiraglio! Anzi si lotti contr'essi, co1ne contro il Governo; forse più ancora, co1ne contro i padroni. Isola naturahnente è per r isolamento, ma nota con dolore che al Congresso erano scarsi gli operai. Scartapanti (?) chia1na n1alfattori tutti (Dio scelga· i suoi !) salvi , i socialisti, dal moderato al repubblicano. Il Congresso applaude. Così si è detto, ma non vogliamo crederlo. Se Ì1ei nostri Congressi operai uno osasse dir così de' socialisti o degli anarchici, gli si toglierebbe la parola o sarebbe espulso. O a che eleggonsi i presidenti? E che diritto BibliotecaGino_Bianc'o
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