LA RIVISTA POPOLARE 1 59 I. Ugo Tarchetti, figlio prediletto dell'arte, consunto dalla sventura e dal dolore, si spense a soli 29 anni. I suoi lavori sono pochi raggi di sole e spesse fitte nubi, brevi sorrisi e copiose lacrime, trilli d'augello festante rotti da note lamentevoli. Nel mondo dell'arte egli visse solitario; non ebbe idoli, non copiò nè imitò alcuno dei grandi ai quali in quei dì si prostrava la turba eunuca degli scrittorelli anemici, vere scimmie dell'arte; egli scrivendo lasciò parlare il cuore e liberò il volo all'ardente fantasia. Paolina, la povera. crestaia, che, tradita, muore di dolore, fu il suo primo layoro. Se in esso fa difetto la novità dell' argomento, vi si rivela però un animo che sente fortemente. A Paolina, presto dimenticata, tengon dietro i Drammi della vita militare, che levarono tanto rumore, che furono la delizia dei soldati, i quali, in on'ta all'assoluta proibizione dei superiori, li leggevano e li mandavano a memoria. Mai più forte battaglia fu combattuta, più sentita pagina fu dettata contro l'infausto sistema degli eserciti stanziali. Poi vennero i racconti fant~sticì, nei quali nulla c' è di serio, di reale, di utile, che risentono la fretta con la quale furono scritti. Ma questi racconti, nei quali proprio -e solo si sbizzarrì la fervida fantasia del povero Ugo, lasciarono il posto a Fosca,• racconto d'.una verità così terribile che agghiaccia il sangue. La nota gaia nei lavori del Tarchetti la trovi di rado; e spesso t'accorgi che sotto il sorriso sta un dolore vivo e profondo, uno di quei dolori che finiscono coll'uccidere. Piove la rugiada dal_cielo sul fiore che ebbe un sol giorno di vi~a, e chi non avrà una lacrima per la creatura animata, la quale a vent'anni causa la morte della sua giovinezza; così egli in uno .dei Canti del cuore,- e la sua terra natale, proprio quando il nome dell'infelice Ugo pareva caduto nell'oblio, gli risponde richiam·andolo alla memoria ed al compianto delle anime gentili, che, dolenti e sdegnose del lezzo di questi giorni, nel mondo puro e sereno dell'arte si rifugiano. E. Z. BIBLIOGRAFIA P. SQUADRANI, Anniversario. Versi. Ce.sena, Tip. Società Cooperativa, 1893. (A. F.). Imagini il lettore un piccolo opuscolo scritto da un padre affettuosissimo - un vero gentiluomo, onestissimo, intelligentissimo, . operoso, modesto - che già percosso da gravi sciagure domestiche concentrava le sue più ridenti speranze in un fanciullo pieno d'ingegno e · di bontà, e ad un tratto se lo vede iniquamente portat~ via dalla morte I BioliotecaGlno Bianco f -- .
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