La Rivista Popolare - anno I - n. 5 - 15 settembre 1893

, LA RIVISTA 'POPOLARE 1 57 legittima dell'egoismo ìndividuàle che produce la gelosia· e_l'odio brutale nella medesima classe deì lavoratori », hann:o contribuito non poco a diradare le nubi. La stampa dei due paesi - la nostra ha già cominciato a gettar acqua· sul fuoeo"-· ora dovrebbe fare il resto, e in ispecie la francese, seguendo i consigli- che il carissimo nostro Colajanni le ha dato in uno splendido artiwlo pubblicato sul :Journal. ' E inutile·, la nevrosi è la malattia del secolo, e il tòno di superiorità e di sprezzo col quale, pur troppo, la gran maggioranza dei giornali francesi tratta l'Italia - confondendo insieme governo e popolo, le responsabilità del Diavolo con quelle del Cristo - urta i nervi anche ai democratici. * * * Ma se l'orizzonte politico è meno carico di nubi, non è certo il nostro Governo che si deve ringraziare. La visita a 'Metz ·del figlio del Re, compiuta sotto l'alto patronato del ministro degli esteri responsabile, Benedetto Brin, e l'ausilio della sotto-Eccellenza Luigi Ferrari, il leader della pattuglia dei signori conservatori radicali legalitari, quella visita ha assunto il vero carattere di una· provocazione. Non si poteva con maggiore cini'smo, per un paese, poi, liberatosi proprio ·ieri dall'oppressione straniera, offendere il sentimento nazio- •nale francese. ·Nulla è stato risparmiato dall' imperatore Guglielmo II per render la provocazione più atroce: nulla; nè l'apparato assolutamente straordinario di forze alla grande coreografia militare; nè le marcate allusioni ai -vinti; .nè l'invocazione alla spada; nè i brindisi agl'immediati tedeschi; nè nessunta. delle forme che si pòtevano Ìmmaginare per la consacraziontt solenne della tremenda conquista compiuta nel '70. · Se gli uomini delle due democrazie, se i due popoli non s' intendono direttamente, le conseguenze di questa politica dissennata le . . potrebbero risentire i 300,000 operai italiani che ora lavorano m Francia, e clie potrebbero esser mandati ad ingrossare· l'esercito di centinaia di migliaia che batte le strade dell' italo regno. Ci pensa il 'Governò·_·· che giuòca alla. guerra come i ragaz.zi .delle scuole tecniche e delle ginnasiali - a 300,000 uomini, .dall' in- _telligenza aperta per· aver visto un po' di mondo e aver mangiato un po' di ·pane, a 300,000 uomini che gli tornerebbero ·in casa?! Ci ,pensa il Governo .ad altrettante famiglie, ·alrieno di 3 persone eiaB1t:>1ioteca Gjno B-ianco

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