La Rivista Popolare - anno I - n. 5 - 15 settembre 1893

LA RIVISTA POPOLARE 147 ·- di casta o qualsiasi privilegio. Certo è ~h~ i propagatori della lotta di classe, sebbene forti e arditi tanto, parlano anche più semplicemente del focoso ribelle, l'abate di Lamennais. E in quanto alle gravi questioni . del lavoro e della proprietà, chi fra noi non tende ad associar gli operai e provvederli gradualmente, per quanto sia possibile, degli strumenti del lavoro. rispettando la libertà, tenendo conto de' luoghi e de' costumi? Adottare oggi un sistema, per lo meno può essere inutile: i sistemi cambiano, ci diceva Gustavo Rouanet, il dotto scrittore collettivista della Revue socialiste, cambiano secondo le nazioni, i luoghi, le çircostanze, i costumi, le condizioni etnografiche, geografiche, telluriche, atn1osferiche, egli osava aggiungere, ed è impruden~e fissare oggi un siste1na (molti tuttora sono come avvolti in una nube) per applicarlo fra qualche anno, quando forse è inadatto .o inutile. Il fine è uno solo; studiamo i mezzi n1igliori per _raggiungerlo, co1nbattendo ad oltranza la presente oligarchia individualistica. , Niu110 ha il vanto d' esser precursore o indovino: tutti hanno il dovere di un lungo studio e di un grande amore. Tutti debbono scuoter l'inerzia che li lega, la quale è la gran malattia del secolo, come diceva la Sand. ·L'esule ligure, sino dal '3 5, non aveva pace se a Londra non gli spedivano regolarmente i numeri della Revue socialiste del Leroux. Questo simpatico anelito del vero, del giusto, del possibile ci commova. Già il gallo canta e l'alba biancheggia sulla nuova vita italiana. E aspetteremo noi con le mani incrociate sul petto, sovente gracidando, mentre il governo fa o disfa a suo_ capriccio, mentre la corruzione e la miseria intristiscono in tutte le guise milioni di proletari? · ANTONIO FRATTI. Bib)ioteca .,,_ J Bianco ' -

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