122 LA RIVISTA ·POPOLARE Questo spettacol scenico, per l'alto Concetto suo. Lagrime e sangue grondano Della Storia le pagine; e di tante Vittùne e tante, che immolò la guerra, Ignoto è il nome,· sol vive il ricordo Dei più truci carnefici. - Felici Furon costoro almen? - No I - Dell'umana Letizia fecondar non può le ajuole La rugiada del sangue. - Da quei campi Ove sepolti i cadaveri a mille A fior di terra stanno, o abbandonati Tra solchi imniondz', un vibrion s' aderg·e A vendicarli I - E te, forse, alla gola Ghermì a Sedan, o Federico, o biondo hnperator, che pur mite nascesti,· E te, o Nabuco, al cerebro glurmìa. Or dunque, o genti, perchè ancor vorreste .Esser vittime voi, se neppur dànno Felicità ai carnejfri quel sangue Che per lor voi versate, e quelle lagrùne Che versano per voi le vostre donne? Qui Nabuco evochiamo, ed egli stesso, Egli l'orrendo s.acerdote antico Di questa orrenda relz'gion del!'armi, Urli e ripeta colle labbra sue: ,< Anaihna alla guerra I ». Del poeta Questo il pensiero. - A lui siate cortesi. F. FONTANA. I 1 Noi ringraziamo il nostro valentissimo collaboratore per averci offerto questa primizia del suo umanitario poema, col quale egli concorre al premio Siccardi. (N. ·d. D.) BibliotecaGino Bianco '
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