La Rivista Popolare - anno I - n. 4 - 1 settembre 1893

LA RIVISTA POPOLARE NABUC0 1 P_OEMA DRi\MMA TIC.O IN 4. ;\ TTI ( CONCORSO SICCARDI) IL PROLOGO. Io sono il vecchio Prologo) ma vecchio Così per dir/ poic!tè l' Arti non lzanno) ( Ed il Teatro) 11iiopadron, con esse) Un' dà. - Ben lo so: la moda e il gergo Dei critici, talor) sembrano imporre All' Arti Belle col!'età un costume ... 111" a ridon l' Arti di critici e mode I Figlie d'un Vero, che Finzion si cltiama) Piace ad esse vestir gli idoli e l' are In vari'e foggie. Ad ogni nova foggia I critici invasati afferman « quella « Esser la sola che accettar si debba ». Ma ancor finito d'affermar non hanno Che i. devoti s' annojano esclam_ando: « O classici, o· romantici, o veristi, « Siete uguali per noi ! . . . Se mutar . f9ggia « Vi garba, . . . meglio! . . . A noi basta del Nume « La presenza sentir ». Ond' è) signori, Che il buon pubblico ancor del pari ammira . . Goldoni e Shakespear, Ibsen e Labiche) Nè, forse gli dorrà che sia poema 121 1 Dice la Bibbia: Nabuco il Grande re di Babilonia, figlio di Nabopolassar, assediò due volte Gerusalemme e conquistò la terra. Orgoglioso delle sue vittorie, osò credersi superiore a Dio, che lo punì rendendolo pazzo; sicchè egli andò c!rando come bruto nelle foreste. Non ricuperò la ra~ione che poco tempo prima di morire, . BibliotecaGinoBjanco

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