rr8 LA RIVISTA POPOLARE vi fu deliberato e ne dissenta più che noi; ed essa fu aun1entata e sottolineata dalla relativa temperanza, eh' è indizio vero della forza cosciente del partito socialista. X. MARTIRFIANCIULLI Un povero bi1nbo traversa il quadrivio T'iqueton a Parigi, nel giorno fatale del due dicembre. È bello, co1ne un fiore che. sboccia, è l'unico amore della vecchia sua nonna, biondo co~ne un serafino, agile come una rondinella. I soldati di Napoleone III l'uccidono a schioppettate - il massacro ha le sue voluttà e sono le più barbare - il cadaverino è riportato alla vecchia. Ha se1npre la trottola in tasca; la vecchia se lo prende sulle ginocchia, lo culla, co1ne quando era lattante, e ne11a s1nania di un dolore infrenabile dice a sè stessa ed agli altri : - Eppure questo bimbo non aveva gridato: viva la repubblica! Victor Hugo nei suoi Chatiments dipinge la lugubre scena nel modo più sen1plice, e non vi è - uomo di cuore che non abbia pianto innanzi al quadro del grande poeta. L' 8 febbraio r 889, in Roma, una turba di operai, acciecati dalla fame, furibondi per la mancata parola del Governo e per la mancata fede dei loro padroni, dai prati di Castello, rotti i cordoni dei soldati, come valanga irron1pe per le vie della città, devastando tutto quello che trova. La città è in preda al terrore; le autorità sono incapaci a prendere un provvedimento qualsiasi; il tun1ulto continua, aun1enta di ora in ora: pare di assistere ad uno· dei più tristi episodi che precedettero in Francia la rivoluzione famosa. Un fanciullo quindicenne, un tal Varino, era venuto, scarpa scarpa, da Susa fino a Roma per trovare un'occupazione, attratto da quel fascino strano che la capitale esercita su chi ne vive tanto distante. Non lo avevano 8jblioteoaGino Bianco
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